By Published On: 7 Dicembre 2016Categories: Lettere

Lettere – Un fiore all’occhiello del welfare pubblico ridotto a un rudere

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E’ stato fondato a fine Ottocento per aiutare i bambini sordomuti delle famiglie più povere di Lodi, per garantire loro un futuro. Oggi, chiunque passi per la zona dei “Muti”, faticherebbe a credere che quel rudere sia stato un fiore all’occhiello del welfare pubblico della città di Lodi. Eppure, a loro modo, i Torrettini sono affezionati a quel vecchio edificio, che ha addirittura dato il nome alla zona. Ricordo che, da bambino, quando chiedevo a mia mamma come raggiungere il Belgiardino, mi diceva: “Passa dai Muti, e attento al semaforo!”

Perdonatemi questa digressione nostalgica, ma non ho potuto fare a meno di ritornare con la mente ai miei giorni di bambino pensando a Torretta, dove il pomeriggio di sabato 26 novembre il gruppo di #proposteperlodi ha incontrato, insieme all’immancabile e stakanovista Lorenzo Maggi, gli abitanti della zona. Come avviene da sette mesi a questa parte, abbiamo intervistato i residenti, perché siamo convinti che le soluzioni dei problemi della città debbano passare dall’ascolto di chi vive le varie zone. E tornando all’edificio dei “Muti”, i Torrettini sembrano aver apprezzato che ci sia stato qualcuno che si è accorto della situazione e tutti sono d’accordo su un punto: il vecchio istituto deve essere recuperato, perché la sua importanza storica è troppo grande per lasciarlo andare allo sfascio. E questo non è l’unico problema che ci è stato segnalato. Oltre all’immancabile percezione di degrado, di pessime condizioni dei marciapiedi e delle strade – comune a più zone –, i residenti hanno posto l’accento sul problema della viabilità, che in buona parte dipende dal passaggio di camion nella piazzetta (Piazza Sommariva), unica strada per immettersi su Viale Milano. A questo si aggiunga che molti incivili sembrano aver scambiato la via del Pulignano per una discarica a cielo aperto, con una serie di sacchi dell’immondizia che “colorano” le rive del fosso e i campi, ricordando a tutti noi che la raccolta differenziata porta a porta è – in sé e per sé – un metodo intelligente per aumentare la percentuale di riciclo dei rifiuti, ma che può essere attuata in maniera superficiale, creando più problemi di quelli che risolve. A tal proposito, anche a Torretta (come in altri quartieri) i residenti lamentano una mancanza di cestini, eredità di chi, di fronte all’inciviltà di alcuni che scaricavano i propri rifiuti nei bidoni pubblici, ha affrontato il problema rimuovendo questi ultimi e lasciando quindi certe zone sprovviste di un servizio essenziale.

Altro problema è quello legato ai parcheggi in via Vigna Alta, soprattutto nel tratto in cui la strada si stringe, con le macchine che rendono difficoltoso il passaggio. Forse la soluzione per risolvere il problema potrebbe essere la posa in strada di archetti, paletti o altri dissuasori di sosta.

Infine non mancano le criticità anche per quanto riguarda la pista ciclabile di Viale Milano, che risulta essere troppo stretta e soprattutto non delimitata, rendendone la percorrenza difficile e pericolosa. A tal proposito, è bene ricordare che Maggi aveva avanzato in Consiglio Comunale la proposta di utilizzare gli oneri di urbanizzazione derivanti dall’ampliamento della Lidl per mettere in sicurezza almeno un tratto di ciclabile, ma i consiglieri comunali di maggioranza di centrosinistra hanno ritenuto che non fosse una priorità per il bene di Lodi.

In conclusione di questa lettera, colgo l’occasione per ringraziare quel meritorio residente che abbiamo conosciuto e che si occupa della pulizia del quartiere: ci ha dato un grande esempio di attaccamento al territorio e di senso civico, doti rare oggigiorno. Vi invito infine a scriverci al nostro indirizzo di posa elettronica per inviarci segnalazioni di problematiche, suggerimenti per il vostro quartiere, o anche solo per fare due chiacchiere sul futuro della città.

Elia Devecchi

proposteperlodi@gmail.com

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