Lettere – Comitato Pendolari: a dicembre 24 direttrici su 42 non hanno rispettato l’indice di qualità
A dicembre ben 24 direttrici su 42 non hanno rispettato l’indice di qualità, ma quello di marzo sarà l’ultimo bonus.
Ancora Regione non ha stabilito delle modalità adeguate di indennizzo alternative. Chiediamo la proroga del vecchio Bonus
Nel mese di dicembre ben 24 direttrici su 42 (oltre la metà) hanno avuto il riconoscimento del bonus “tradizionale”, e le vicende degli ultimi giorni sulla nostra direttrice sono la riprova che non c’è limite al peggio. Nonostante ciò, Regione Lombardia ha confermato l’abolizione del sistema dei bonus, l’unico strumento in grado di garantire un ristoro ai viaggiatori abbonati.
Ricordiamo che il sistema del bonus è stato istituito nel lontano 2003 da Regione Lombardia, in accordo con i Comitati dei Pendolari e le Associazioni dei Consumatori, quale modalità di ristoro per gli abbonamenti ferroviari. Non costa nulla in quanto rientra nel sistema sanzionatorio previsto dal Contratto di Servizio, ovvero delle penali erogate a Trenord per i disservizi.
Certamente sarebbe meglio che i servizi erogati fossero all’altezza della “Locomotiva d’Italia”, ma le sanzioni, se consistenti, concorrono efficacemente allo scopo ed è giusto che siano destinate a chi subisce i disagi.
Ricordiamo che Regione Lombardia è da sempre stata all’avanguardia, rispetto a tutte le altre regioni, per ciò che concerne il ristoro degli utenti ferroviari.
Solo più recentemente, è entrato in vigore il sistema di indennizzi di Legge (Regolamento UE 2021/782), che però è assai meno consistente rispetto al sistema del bonus lombardo. Basti sapere che, mentre nel corso del 2023, il bonus lombardo, pari al 30% dell’abbonamento mensile, è stato riconosciuto per ben 173 volte, questo sistema si è limitato a solamente 74 occorrenze, per di più con un rimborso limitato al 10%. Inoltre, il rimborso è farraginoso, non automatico, ogni volta a richiesta dall’utente ed è soggetto ad un valore minimo di 4€ (l’utente finisce per desistere).
Anche per ciò che concerne gli abbonamenti integrati, non riconosciuti col bonus e di fatto esclusi anche dagli indennizzi per via delle modalità di riconoscimento del rimborso, Regione non sembra avere una linea di indirizzo, mentre per quanto riguarda le procedure per l’erogazione automatica dell’indennizzo siamo in alto mare, e chissà per quanto.
In tutti i casi, è opportuno sapere che:
● il mantenimento del vecchio bonus regionale non risulta proibito da alcuna norma;
● il calcolo del ritardo, secondo il Regolamento europeo 2021/782, può essere calcolato in modo cumulato e non sulla base di una soglia fissa;
● è possibile anche il rimborso ai titoli integrati mediante una autodichiarazione dell’abbonato della direttrice utilizzata prevalentemente;
● anche il limite di rimborso, posto da Trenord a 4€, costituisce un valore minimo.
Ciò che invece sembra definito è l’utilizzo delle penali per finalità (es. protocollo sicurezza) che poco hanno a che fare con i livelli qualitativi del servizio erogato, mentre il resto andrebbe a finanziare non meglio definite migliorie e/o servizi aggiuntivi.
In conclusione, facciamo presente che, in questa situazione, non è possibile lasciare scoperti i viaggiatori rispetto ad un adeguato e giusto risarcimento coerente coi livelli e le soglie riconosciute da Regione Lombardia in tutti questi anni.
Chiediamo pertanto la proroga del sistema dei Bonus, sino a che non saranno completamente definite ed operative delle modalità di calcolo ed erogazione degli indennizzi ad esso paragonabili ed applicabili realmente ai titoli integrati ed in modalità automatica, non a richiesta.
COMITATO PENDOLARI SUD MILANO E LODIGIANO
GRUPPO PENDOLARI CASALPUSTERLENGO
Milano, 29 febbraio 2024
Lodinotizie in
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