By Published On: 20 Marzo 2018Categories: Lettere

Lettere – Spina Verde, un fardello pesante ereditato dalla precedente amministrazione

L’attuale amministrazione di Lodi ha ereditato da quella precedente la gestione della “Spina Verde” – via Ungaretti, zona Parco dell’Isola Carolina, quartiere “Pratello” -. Questo nuovo quartiere, in fase di ultimazione, dove sono sorte le nuove palazzine immerse nel verde, collegate al centro di Lodi, è adiacente al parco dell’Isola Carolina ed al nuovo parco realizzato dal costruttore, da qui si arriva al futuro Parco del Pulignano attraverso una pista ciclabile che collega tutta l’area.

Il suddetto parco (la Spina Verde), sorto sull’area del Pratello, con un’estensione di circa 57.000 metri quadrati, è il più ampio progetto di riqualificazione del tessuto urbanistico, ambientale ed edilizio della città di Lodi; una volta ultimato con le piantumazioni da parte della società, come prevede la convenzione con il Comune, verrà ceduto al Comune stesso (ma forse è già in gestione al Comune di Lodi).

Scriviamo della Spina Verde perché, riteniamo sia un bell’onere per questa amministrazione, ci permettiamo di segnalare le criticità, che i residenti e i primi frequentatori del parco ci hanno evidenziato:

– Il nuovo parco urbano confina da una parte, sul lato di Viale Milano, con la roggia Gelata e, nell’area finale di via Bocconi (lato Pulignano), anche con la roggia Sandona che risulta essere anche all’interno dell’area del parco; questo crea un serio problema che definiamo di “mancata sicurezza ed incolumità” nei confronti dei suoi frequentatori, allo stato in cui si trova adesso. E’ subito spiegato il motivo: se da un lato approviamo benissimo l’idea del parco aperto (pensata dalla precedente amministrazione), non è, a nostro avviso, possibile l’utilizzo dell’area fin da ora senza mettere in sicurezza le parti confinanti con i corsi d’acqua, cioè senza pensare di prevedere una recinzione. La fortuna vuole che ancora non ci sono stati casi di bimbi (o animali) caduti nelle rogge. Vi assicuriamo che chi ha riferito questo stato delle cose ha spiegato che già, diverse volte, hanno dovuto richiamare genitori, ragazzi e bambini per evitare tragedie;

– un’altra segnalazione riguarda la mancata e/o puntuale pulizia della griglia e degli alvei della Sandona, come pure quello della Gelata; questo può portare a possibile innalzamento del livello della roggia stessa costituendo pericolo per le abitazioni circostanti, con l’allagamento dell’area del parco (con il livello del fiume medio-basso);

– inoltre c’è il disagio provocato dalle opere di canalizzazione realizzate tra le due rogge, all’interno del parco (testata lato Pulignano), per il rumore diurno e notturno del movimento stesso dell’acqua dovuto alla cascata del troppo pieno, che invece di essere stata realizzata in cemento all’innesto della Sandona in Gelata, è formata da massi e provoca il rumore lamentato dai residenti.

Auspichiamo che questo parco urbano attrezzato, caratterizzato da una forte vocazione naturale, venga gestito risolvendo al più presto le segnalazioni sopra descritte.

Ci siamo permessi far conoscere quanto sopra alla nostra coalizione che governa Lodi, perchè non è poca cosa. Questo progetto di riqualificazione del tessuto urbanistico, ambientale ed edilizio della città di Lodi è un fardello molto pesante ereditato dalla precedente amministrazione, ha tutte queste criticità e se la convenzione con il privato imprenditore non è ancora arrivata alla fase definitiva, crediamo che sarà necessario rivederne i termini, in quanto, a nostro avviso, per rendere l’area sicura dal punto di vista della sua fruibilità e per i residenti, c’è ancora molto da fare.

Domenico Ossino

Partito Pensionati Lodi

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