By Published On: 14 Settembre 2016Categories: Lettere

Lettere – Piscina Faustina, spunti per miglioramenti

Caro Direttore,

torno a chiedere la pubblicazione sulla pagina delle lettere per la consueta rendicontazione dei gazebo #propostePerLodi. I gazebo organizzati da Lorenzo Maggi insieme ad un gruppo di persone che hanno a cuore lo stato della nostra città sono itineranti ormai da mesi nei vari quartieri di Lodi e nel periodo estivo hanno interessato anche le piscine comunali scoperte. Sabato 13 agosto è stato dedicato alla piscina Faustina. Ci siamo concentrati sulla piscina scoperta ed i servizi ad essa connessi anche se la struttura e la gestione prevedono altre attività e servizi anche in estate (sauna, palestra, fisioterapia, ecc…).

Innanzitutto vorrei sottolineare una questione generale: credo che gli affidamenti comunali, siano essi il verde pubblico o una piscina comunale, vadano gestiti assicurando il servizio migliore possibile e debbano essere monitorati nel tempo mantenendo un dialogo aperto tra amministrazione e gestore. I residenti sono i proprietari del bene ed a maggior ragione nel caso in cui ne siano anche utilizzatori diretti il loro riscontro in merito alla gestione è necessariamente da recepire e tutelare. Non basta che i bandi vengano affidati in maniera trasparente, bisogna anche puntare ad un’alta qualità monitorando il gradimento dell’utenza.

Naturalmente a volte è difficile delimitare ed assegnare responsabilità e competenze a carico del gestore o dell’amministrazione, ma resto convinta che ci dovrebbe essere un dialogo costante, con la verifica di ogni aspetto ed il reciproco stimolo al raggiungimento della massima efficienza. Le carenze del Comune nelle aree di sua competenza sono molte: il parcheggio è oggettivamente insufficiente per la capacità della struttura così come i parcheggi per le biciclette; il taglio degli alberi nella piscina scoperta e la mancata ri-piantumazione sottrae ombra all’utenza, l’estetica è sgradevole e trasmette incuria. La mancata rimozione dei ceppi potrebbe costituire un pericolo se il gestore non li avesse contornati di numerosi bidoni per il riciclo, rendendoli così un ostacolo ben visibile. I bidoni dei rifiuti però, ottenuti con contenitori di fortuna, possono essere migliorati nell’aspetto estetico, non dovrebbero contenere sacchi opachi o neri, come invece ho personalmente notato, dovrebbero essere dotati di un coperchio per evitare il richiamo di infestanti come formiche, vespe, ecc.. L’attenzione al riciclo è però apprezzata.

Per quanto riguarda le tariffe alcuni lamentano come alta la tariffa giornaliera di otto euro non comprendente il costo dei lettini ma la maggior parte degli utenti intervistati ritiene adeguato il costo. Viene apprezzata la tariffa e la fascia “relax” della pausa pranzo, richieste ma mancanti invece la mezza giornata e la fascia relax serale. Una soluzione ad esempio potrebbe essere una tariffa unica di breve permanenza non vincolata alla pausa pranzo.

Per le docce femminili le richieste di miglioramento sono moltissime, mi soffermo unicamente su alcuni punti facilmente rimediabili: gli erogatori di acqua delle docce, per conformazione o per il calcare presente, necessitano di manutenzione o di sostituzione dato che il getto è anomalo e non modificabile; i punti di appoggio per il necessario per la doccia sono insufficienti,; apprezzati invece per quantità e tipologia i phon e gli specchi ad essi associati anche se viene sottolineato che il locale lavandini manca di specchi. Negli spogliatoi è apprezzata la pulizia, la tipologia di chiusura degli armadietti incontra pareri opposti: aspre critiche o pareri favorevoli. Le critiche aspre derivano dai furti negli armadietti chiusi con lucchetti ma anche e soprattutto perché il lucchetto deve essere posseduto dall’utente e la reception non ne mette a disposizione né gratuitamente, né su cauzione. Esiste però la possibilità di acquistarlo al costo di 4 euro erogato da dispenser che offrono anche utili peri-scarpa o cuffie nuoto.

La maggior parte degli intervistati si è astenuta nel giudizio sull’accessibilità e la fruibilità ai disabili come pure sui servizi alle famiglie con bambini. Effettivamente sono argomenti che meritano una trattazione dettagliata e specifica comparando e prendendo spunto da altre strutture di eccellenza nei servizi per queste categorie di utenti.

La pulizia in generale ha ricevuto valutazioni positive, complimenti anche per il personale da parte di tutti gli intervistati rivolti soprattutto ai bagnini ed alla reception. Molto apprezzata la professionalità e l’attenzione del personale a bordo vasca: i bagnini competenti ed attentissimi non si distraggono mai permettendo un ottima fruibilità anche con una grande affluenza, ferrei ma gentili ed educati sull’imposizione delle regole di igiene, sicurezza ed utilizzo delle vasche. Per le piscine comunali alcune città hanno addirittura introdotto standard UNI EN ISO affidandosi a Certiquality: questo comporta costi ingenti, anche per il Comune, e limiterebbe l’accesso al bando unicamente alle società adeguatamente certificate. Credo però che prima di arrivare a scegliere elevati standard di gestione si possa passare attraverso la consapevolezza che gli affidamenti comunali devono essere studiati e gestiti anche attraverso un monitoraggio del servizio. In alcune città è il gestore che raccoglie, secondo un modulo predisposto dagli uffici del Comune, il riscontro degli utenti della piscina per controllare nel tempo la gestione, la sua qualità, il gradimento, l’adeguatezza, le critiche o i punti di forza. Questo concetto di monitoraggio del servizio non può che essere gradito da un gestore serio, seppur fosse imposto dall’amministrazione comunale. Personalmente lo estenderei a tutti gli affidamenti, soprattutto se gestiti da società partecipate e lo adotterei anche negli uffici pubblici comunali, magari applicando penalità e premi secondo riscontri qualitativi, invece che erogare incentivi ai dirigenti omogeneamente senza riscontri oggettivi.

Molti aspetti rimangono naturalmente da approfondire ma mi auguro che questo breve report possa essere di spunto per miglioramenti o ulteriori segnalazioni, auspico che il gestore lo accolga costruttivamente. Le numerose note positive sulla piscina Faustina fanno però da contraltare al parere dei cittadini sulla vicenda dell’affidamento delle altre due piscine scoperte in città: emerge infatti l’indignazione e la consapevolezza che sia stato un grave danno di immagine ed economico per la città. Ma questo è un altro discorso.

Daniela Tripolini

proposteperlodi@gmail.com

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