By Published On: 18 Giugno 2016Categories: Lettere

Lettere – Parcheggiatori molesti, bar del Paesaggio e degrado

Caro direttore,

Lodi è una città storica, ricca di costumi e tradizioni che da tempo è trascurata ed abbandonata da chi dovrebbe invece averne cura. L’amministrazione comunale ha da tempo adottato un nuovo stile di gestione che sarebbe più corretto chiamare “non gestione” della cosa pubblica, principio che può risultare valido se il lasciar fare non danneggia o infastidisce qualcun altro o se non vengono violate delle norme giuridiche . Ciò premesso, due settimane fa, proseguendo negli incontri settimanali con i cittadini, abbiamo organizzato con il Consigliere Lorenzo Maggi un gazebo nel parcheggio dell’ospedale di Lodi. In questa circostanza gli abitanti della zona ci hanno segnalato alcune criticità che un’amministrazione nemmeno troppo diligente avrebbe dovuto già affrontare e risolvere da tempo. Ma così non è successo e non è noto sapere se succederà. Le cause possono essere infinte: inerzia, volontà specifica di non fare nulla o chissà cos’altro (ovviamente la risposta è nota solo alle stanze più intime della politica del Comune di Lodi). Addentrandosi nello specifico, i cittadini lamentano episodi accaduti nel parcheggio in cui le persone, in particolar modo le donne, vengono infastiditi da venditori e parcheggiatori abusivi che chiedono con insistenza denaro o l’acquisto di prodotti presumibilmente contraffatti. Questa fase di molestie prosegue fino al parchimetro o all’uscita del posteggio. Qui si evincono tre aspetti: l’esercizio di attività di compravendita effettuate in modo non lecito, l’assenza di controlli sui beni che sono oggetto di vendita ed infine il comportamento asfissiante utilizzato da questi abusivi che infastidiscono le persone.

A questi spiacevoli episodi si aggiungono le segnalazioni, soprattutto dei residenti della zona, in relazione al degrado, all’abbandono e alla violazione delle norme relative all’accesso e alla fruizione della zona adibita a verde pubblico per il parco del triste e noto Bar del Paesaggio e della zona attigua. Nella zona fra il fiume e l’argine di fronte a via Massena è infatti vietato l’ingresso alle auto ma, nelle giornate di sabato e domenica, alcune persone vi accedono rimuovendo le barriere poste ad ostacolo e poi vi sostano tutto il giorno per partecipare ad incontri di calcio, accompagnati da grigliate e dal consumo di bevande di ogni genere. Bisogna anche evidenziare l’assenza di bagni chimici nella zona che non dovrebbe essere utilizzata come invece accade, con inevitabile peggioramento delle condizioni igieniche. Vengono abbandonati rifiuti indifferenziati in modo sparso o ammassati in alcuni punti. In tutto questo l’amministrazione è assente! O si fanno rispettare le regole senza essere compiacenti con queste violazioni o si attrezza l’area in modo adatto e opportuno all’uso che ne viene fatto. Ad oggi un luogo che dovrebbe essere una risorsa viene totalmente abbandonato, diventando così una succursale del degrado. Ci sarebbero poi da spendere delle parole su quel monumento allo spreco che è il Bar del Paesaggio, ma ormai ogni ulteriore commento è superfluo visto che ormai la questione è da molti mesi su tutti gli organi di stampa. Non sono poi mancate segnalazioni sulla scarsa illuminazione delle vie della zona e sui forti disagi per la viabilità. I residenti, i gestori delle varie attività commerciali, chi viene in città o coloro che per i più svariati motivi si trovano a transitare nella zona dell’ospedale, in via Borgo Adda e nelle vie limitrofe, parlano della viabilità come di un vero e proprio incubo, per non parlare dell’area di salita e discesa degli utenti davanti all’ingresso dell’ospedale che comportano continui rallentamenti viabilistici causati dalla sua inefficace progettazione. Anche su questo punto naturalmente l’amministrazione tace, non fa nulla e si dimostra non idonea ad affrontare i problemi reali della nostra splendida città. Ciò che rende tutto ancora più amaro è che questi sono problemi che i lettori possono riscontrare direttamente non solo nella zona dell’ospedale, ma anche in altri punti della città.

Giuseppe Corbellini

corbellinigiuseppe@yahoo.it

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