By Published On: 4 Maggio 2017Categories: Lettere

Lettere – Lodi non è più una città sicura

Caro direttore, Mi chiamo Micaela, abito a Lodi da quando sono nata e amo molto  la mia città. Da qualche settimana è nata “Uniti per Lodi”, la terza lista civica a sostegno di Lorenzo Maggi alla carica di sindaco di Lodi alle prossime elezioni amministrative e sono davvero fiera di farne parte.

Una fierezza sentitamente motivata, così come altrettanto motivato è il bisogno di cambiamento che mi spinge ad un impegno diretto. Fiera perché conosco Lorenzo Maggi da molti anni, ho sempre seguito il suo percorso politico e credo che, per la scelta di campo intrapresa nel consolidamento di questa coalizione civica e per la dedizione dimostrata in oltre 12 anni d’opposizione nel consiglio comunale, sia la persona ideale a rappresentare il bisogno di rinnovamento di cui Lodi necessita dopo un ventennio di mono-direzionalismo .

L’esigenza di cambiamento che sottolineiamo nella nostra unione di intenti e azioni come lista, oltre che come impegno personale, è emanazione di un malessere  ampiamente avvertito tra i cittadini: il malcontento per una città che perde di “personalità oltre che di nomia”, la rabbia nel vedere il degrado di spazi, una volta valorizzati e fruibili, e ora ormai abbandonati, destinati all’incuria nella gestione o privi di qualsiasi piano di riqualificazione. Per non parlare dei parchi  (non esistono solo i Giardini di Viale 4 Novembre) e, forse, perché da madre di tre figli, l’argomento mi tocca particolarmente da vicino sono sempre a segnalarlo con forza: da più di un anno non posso più  portare i miei bambini al parchetto vicino casa (San grato) perché oramai privo di giochi e abbandonato al degrado più totale… rimanere a guardare impotenti non è accettabile…

Lodi non è più una città sicura e penso che tale constatazione sia condivisibile da quanti, come me, vivono la preoccupazione di veder crescere i propri figli senza che vi sia la sicurezza adeguata nel permettere loro di vivere la città.

Nel corso degli anni ho visto Lodi spegnersi; da Lodigiana è qualcosa che mi ferisce e mortifica. Ricordo, quando ero giovane, in estate spesso la sera andavo in piazza con amici o la mia famiglia ed era un’impresa correre a conquistare un posto al tavolo di un bar: Piazza della Vittoria e tutto il centro erano sempre gremite di gente. Oggi è deserta. Sono stanca di vedere le foto su Facebook di coloro che inneggiano alla bellezza di una piazza o di un centro che ormai  vedo e trovo quotidianamente deserti!

I giovani si spostano a Crema per vivere qualche ora di vitalità che anche il nostro centro storico (come in passato)  dovrebbe poter offrire. Domandiamoci il perché! Inutile pensare che le motivazioni risiedano in una crisi congiunturale che coinvolge in generale il sistema. Lodi ha conosciuto due commissariamenti di fila, un singhiozzo continuo nella gestione della città che ha mutilato il passo al miglioramento. E le responsabilità hanno nomi e volti.

Una volta non servivano particolari affanni nell’ organizzare  la notte bianca o rosa per confermare che la città aveva un’anima dedita all’aggregazione, agli eventi, al commercio:Lodi era sempre VIVA.

Vogliamo ridare tonalità a questa città che ha conosciuto negli ultimi anni sempre e solo ciò che non è possibile fare. Una privazione di strumenti ed entusiasmi che siamo stanchi di subire. Si’, io ci metto  faccia e impegno, mi lamento ma prendo posizione. Una prospettiva di cooperazione nella lista Uniti per Lodi a fianco di Lorenzo Maggi che spero avrete moto di prendere in considerazione.

Grazie per avermi concesso questo spazio e grazie a chi vorrà sostenerci

Micaela Bergomi

Uniti per Lodi,Lorenzo Maggi sindaco

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