By Published On: 3 Marzo 2016Categories: Lettere

Lettere – Il Pd ribadisce il no allo stoccaggio di gas a cornegliano

I lavori per la costruzione dell’impianto per lo stoccaggio del gas sono ormai iniziati. Accanto alla SP 235 alla Muzza di Cornegliano Laudense è comparsa la nuova strada di cantiere ed è possibile immaginare come si trasformerà l’area nel prossimo futuro: ciò che non possiamo vedere è l’enorme quantità di gas che verrà immagazzinata nel sottosuolo (più di 2 miliardi di metri cubi) e che, nelle intenzioni del Ministero per lo sviluppo economico, dovrebbe garantire la fornitura di gas metano anche in momenti di carenza di approvvigionamenti.

Partendo dal presupposto che per il nostro Paese un tale impianto probabilmente non ha più ragione di essere dal punto di vista strategico e che la posizione individuata a Cornegliano per la sua costruzione non è di certo adeguata per i rischi connessi al suo funzionamento, il PD del lodigiano si è reso protagonista di alcune iniziative di contrasto al deposito, organizzando anche un’assemblea molto partecipata da cittadini e amministratori alla festa provinciale dell’Unità 2015.

Il vicesegretario nazionale del PD on. Lorenzo Guerini ha presentato due interrogazioni al Ministero per lo sviluppo economico: la prima nel 2015, chiedendo rassicurazioni al Ministero riguardo all’utilizzo delle prescrizioni e dei sistemi di monitoraggio più aggiornati in materia di sicurezza e la seconda a gennaio di quest’anno, con richieste di ulteriori chiarimenti alla luce dell’incidente di Porter Ranch negli USA.

La Provincia di Lodi nel periodo a guida Lega Nord ha avvallato il progetto siglando la convenzione con ItalGas, ma dalla fine del 2014 l’ente, guidato dal PD, ha manifestato più volte la propria posizione di contrarietà e finalmente,dopo anni di richieste a vuoto da parte di alcuni Comuni, ha convocato un tavolo di confronto con i sindaci interessati, conclusosi con l’approvazione di un importante protocollo d’intesa che ora è all’attenzione di tutti i Comuni del territorio.

Il Partito Democratico ora non ha intenzione di fermarsi e ribadisce la propria contrarietà all’impianto, ma in attesa dell’esito del ricorso vuole mettere in campo alcune azioni concrete affinché siano il più possibile tutelate la sicurezza e la salute dei cittadini lodigiani con alcune azioni:

1. Costituire una commissione tecnica indipendente con la presenza di professionisti qualificati, che sia in grado di monitorare l’iter da un punto di vista della legalità e della tutela dell’ambiente. Le spese per questa commissione dovranno essere sostenute da ItalGas al di fuori della convenzione;

2. Le somme previste dal contratto di compensazione non dovranno essere utilizzate fino all’esito dell’esposto-denuncia presentato dal Comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano;

3. Sostenere il protocollo d’intesa siglato da Comuni e Provincia di Lodi;

4. Richiedere il deposito di adeguate fidejussioni per i danni cagionati da eventuali incidenti e verificarne la affidabilità;

5. Incontrare con i sindaci l’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi per discutere dell’impianto, anche alla luce di alcune azioni intraprese in merito da Regione Emilia Romagna, l’incontro si terrà il 7 marzo;

6. Convocare un incontro pubblico con la presenza di ItalGas, per un confronto trasparente;

7. Sostenere le azioni legali intraprese dal Comitato Ambiente e Salute nel lodigiano.

Partito Democratico Provincia di Lodi

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