By Published On: 10 Maggio 2018Categories: Lettere

Lettere – Il Movimento 5 Stelle in difesa del territorio Lodigiano

La risposta alla nostra lettera in difesa dell’agricoltura lodigiana che il sig. Antonio Boselli ha così duramente criticato nella sua veste di Presidente di Confagricoltura Monza Brianza e Lodi, ci lascia alquanto perplessi, soprattutto perché ci sembra che il presidente abbia preso un abbaglio polemico inutile e sterile. La nostra lettera era diretta ad una classe politica (di destra e di sinistra) che in questi anni ci è sembrata molto distratta nei confronti di un settore, quello agricolo, che ha sofferto di molte promesse non mantenute e che attualmente si trova in forte difficoltà. La sua risposta sembra però condividere le scelte fino ad ora intraprese da questa classe politica.

Ci chiediamo come un rappresentate di una parte degli agricoltori, anzi Imprenditori Agricoli (come tiene spesso a precisare il sig. Boselli) non si renda conto della grave situazione in cui versa, oltre che il settore agricolo lodigiano, la condizione di degrado di cui è vittima anche il territorio e l’ambiente.

La posizione del Movimento 5 Stelle è sicuramente in favore della tutela del territorio, dell’incentivo alle produzioni di eccellenza locali, di tutela della salute dei cittadini che vivono, respirano e si alimentano con i prodotti del territorio. Quindi ogni manipolazione del suolo e del terreno, con addizione di prodotti chimici o organici bioalteranti la sicurezza e la salubrità delle coltivazioni ad uso umano o animale, sono da sanzionare severamente, a favore di pratiche agricole rispettose dell’ambiente e del territorio. Certo, per il sig. Boselli, che da bravo imprenditore, vede il suolo come un elemento economico da cui estrarre risorse, sfruttandolo in ogni modo, come per esempio l’uso intensivo dei terreni e l’uso di OGM di cui è strenuo sostenitore, questo discorso non piacerà sicuramente. Noi, al contrario, pensiamo che il suolo ed il territorio siano beni collettivi da preservare per le prossime generazioni, senza devastarli con impiego sconsiderato di fitofarmaci, diserbanti, pesticidi, glifosato, antibiotici in allevamento animale.

Un altro fronte apertosi recentemente a causa di inchieste delle Procure Lodigiane, coinvolge aziende che trattano i famigerati “fanghi per l’agricoltura” che altro non sono che rifiuti speciali derivanti dalla depurazione delle fognature urbane. Di tali fanghi è permesso lo spandimento, dopo inertizzazione e abbassamento dei livelli di sostanze tossiche in essi contenuti bioaccumulabili in concentrazioni dannose per il terreno (in particolare metalli pesanti, toluene e idrocarburi) per eliminare i possibili rischi igienico sanitari, per le colture, per gli animali, per l’uomo e per l’ambiente in generale.

Le indagini hanno verificato che i livelli di sostanze tossiche erano al di sopra di quelli consentiti, nella totale mancanza di controlli di Arpa, ipotizzando una tacita connivenza tra alcune aziende di smaltimento e qualche agricoltore. Questa vicenda dovrebbe far riflettere il sig. Boselli e la sua idea di agricoltura, perché le condizioni del territorio lodigiano attuali ci restituiscono una situazione molto compromessa e per nulla in via di miglioramento.

Non sappiamo come la pensi il presidente Boselli in merito all’incentivazione di politiche per giovani agricoltori, per la conversione di un maggior numero di ettari verso colture sostenibili e biologiche, ma immaginiamo che le veda con diffidenza, da Imprenditore Agricolo quale si definisce. Il contrasto allo sfruttamento del terreno per la rendita finanziaria, dove pezzi di territorio vengono sacrificati per la cementificazione, sarebbe una battaglia da intraprendere con decisione e chiarezza anche dalla sua associazione, fino ad oggi molto timida nel prendere posizioni su tematiche così cruciali.

Lo stesso dicasi per le centrali di biogas che sono proliferate sul nostro territorio senza alcuna regola e spesso solo per incrementare la rendita economica attraverso gli incentivi statali alla produzione di energia elettrica. Precisiamo che non siamo contrari a forme di produzione di energie da fonti alternative, ma queste devono essere realizzate con sostenibilità e in rapporto alle effettive esigenze di riciclo dei rifiuti di allevamento o di compostaggio. Quando però la produzione di biogas diventa il modo più facile per creare una rendita supplettiva all’attività agricola, creando problemi al territorio con immissione di eccessi di sostanze azotate, o peggio, viene sacrificata una parte della produzione agricola per alimentare il “digestore”, questo va limitato e regolamentato.

Caro presidente Boselli non si lasci infinocchiare dai luoghi comuni sul Movimento 5 Stelle, spesso tesi a screditare un movimento di cittadini che tiene al territorio ed ai beni collettivi, senza aver alcun interesse personale e sempre aperto al dialogo. L’agricoltura e la salvaguardia dell’ambiente lo riteniamo un settore prioritario, per il futuro di tutti e per questo motivo se vorrà possiamo confrontarci sullo studio delle migliori pratiche che possono essere attuate per il nostro territorio. Vedrà che la sorprenderemo.

Fermo restando che non siamo disponibili a ragionare per interessi di parte ma nell’interesse dell’intera filiera agroalimentare, con proposte innovative e di ampio respiro.

Movimento 5 Stelle Lodigiano

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