By Published On: 14 Febbraio 2018Categories: Lettere

Lettere – Augussori: «In quanto a coerenza dovrebbero solo tacersi»

Tutto accetto, ma non lezioni di coerenza dai consiglieri Milanesi e Cominetti, che in quanto a coerenza dovrebbero solo tacersi.

La mia indennità di carica è di 638 euro mensili: la metà (1750 lordi) del precedente presidente nonché “padrino” politico del consigliere Milanesi. Questo perché ho scelto di non mettermi in aspettativa o di autodefinirmi “libero professionista”. Ciò non mi darà diritto nemmeno a percepire dal comune il TFR e indennità varie (a solo titolo d’esempio in favore di un ex assessore PD è stato staccato a fine mandato un assegno di 20.000 euro).

Inoltre per la mia partecipazione a consigli comunali e commissioni non ho diritto ai gettoni di presenza che, per un consiglieri come Milanesi e Cominetti, possono assommare anche a 500 euro al mese.

Sono come noto un lavoratore dipendente e come tale posso usufruire dei permessi previsti dalla legge, rimborsati al datore di lavoro presso cui timbro il cartellino qualunque esso sia, come prevedono i diritti dei lavoratori tanto cari alla sinistra di una volta, cosa che ho fatto principalmente ad inizio mandato quando vi era tutta l’attività consiliare da avviare. Oggettivamente il ruolo di presidente richiede non più di due mezze giornate a settimana quindi ci sarebbe da chiedersi come impegnava le giornate in Comune chi prima lo svolgeva a tempo pieno.

Per quanto riguarda l’acquisto della nuova fascia di presidente, faccio solo notare che la precedente, logora e sporca, forse di sugo, fatta su misura XXXL poco si confaceva ai 50 chili dell’attuale vicepresidente (non mia, ma del consiglio): evidentemente era qualcun altro a mangiare parecchio!

Il presidente del Consiglio Comunale

Luigi Augussori

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