By Published On: 9 Maggio 2012Categories: Lettere

Lettere al Direttore – «Viva la democrazia»

Buongiorno Direttore,

finalmente risposte dal Comune di Lodi Vecchio, più precisamente dall’Assessore Caterina Bersani a proposito del nostro Regolamento di Polizia Urbana del 1929. Certo, è un peccato che la risposta sia stata inviata solo a Il Giorno (e pubblicata il 6 maggio) ma vista la mancanza di mordente e contenuti credo che Lei ed i lettori potrete farvene una ragione.

Per i più curiosi ecco un breve riassunto: io avrei definito incostituzionale e fascistissimo il regolamento in oggetto, secondo il suo ragionamento io dovrei considerare il Codice Penale ed il TULPS al pari in quanto pre-costituzionali ed il mio partito fabbrica leggi incostituzionali tipo il Lodo Schifani, la Polizia Locale non ucciderà cani nel breve periodo e l’aggiornamento di questo regolamento, come altri, è al vaglio dell’Amministrazione Comunale.

Sono felice che l’Amministrazione si sia immediatamente attivata di fronte ad eventi improvvisi come gli 83 anni del Regolamento di Polizia Urbana ponendosi il problema di mettere al vaglio eventuali modifiche. Provate ad andare in Comune a far notare un qualsiasi problema e la risposta sarà che “l’Amministrazione sta già vagliando una soluzione” o che “c’è un’ipotesi al vaglio”: insomma questo Comune vaglia un sacco di cose, ci pensa, ipotizza una soluzione.

Qui non c’è niente da vagliare o di dire che la Polizia Locale non applica norme che hanno subito successive modifiche a livello nazionale: basta prendere e farlo. Tirare una barra sopra le norme non più applicabili sarebbe già un inizio e se proprio nell’Amministrazione non c’è nessuno in grado di stabilire cosa sia conforme alla legislazione nazionale, si potrebbe chiedere una consulenza esterna: magari l’Assessore Bersani conosce qualche avvocato.

Vorrei inoltre fare delle precisazioni circa il contenuto della mia lettera che l’Assessore Bersani pare aver letto con poca attenzione: non è il Regolamento ad esser fascistissimo ma lo sono le leggi nazionali del 1925 su cui si basa e non ho mai sostenuto che sia anticostituzionale tutto ciò che precede il 1° gennaio 1948 e tutto corretto ciò che è stato promulgato dopo, altrimenti ci sarebbe da chiedersi a cosa serva la Corte Costituzionale da lei citata. Ma sa, Direttore, possiamo perdonarla: magari non è riuscita a concentrarsi sul contenuto della mia lettera a causa del disordine che deve esserci sulla sua scrivania visto che l’Assessore pare aver perso la mia richiesta di accesso agli atti a proposito del dipartimento che lei presiede, la quale oggi (8 maggio) compie 31 giorni sui 30 a sua disposizione per fare delle fotocopie.

Forse l’Assessore al Commercio e Polizia Locale di Lodi Vecchio dovrebbe preoccuparsi meno dell’incostituzionalità del Lodo Schifani e concentrarsi di più sul sacrosanto diritto dei cittadini di verificare il suo operato mediante il diritto di accesso agli atti.

Viva la democrazia.

Luigi Lacerenza

Lega Nord Lodi Vecchio

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