By Published On: 17 Maggio 2012Categories: Lettere

Lettere al Direttore – Un incontro per il canile: per i residenti é indispensabile

Gentile Direttore, dopo aver letto la lettera dell¹assessore Brunetti pubblicata sul “Cittadino” due giorni fa, invio anche a lei un mio intervento in merito, così come l¹ho inviato al Cittadino: ho letto la lettera firmata dall¹assessore Brunetti in cui si parla di nuovo della questione del canile che è stata sollevata alla serata di “Consiglia i consiglieri”, organizzata al quartiere Torretta-San Gualtero dai consiglieri Tadi, Papagni e Zireddu. Un anno fa, sempre nell¹ambito della stessa iniziativa, l’argomento aveva sollevato molte discussioni e domande da parte dei cittadini, poi inoltrate all¹amministrazione comunale dal consigliere Tadi. Ma ad oggi, secondo l¹opinione dell¹assessore Brunetti presente all’incontro, non si avverte nessun segnale di discuterne con urgenza.
Insomma sembra quasi che la cosa sia caduta nel dimenticatoio e, dopo aver incassato il respingimento del ricorso al Tar promosso da alcuni residenti, sembra che l¹amministrazione sia semplicemente andata avanti per la sua strada, sorvolando così sulle istanze e le perplessità espresse a suo tempo.
Ora, l’assessore Brunetti ribadisce la disponibilità al dialogo, sottolinea che i cittadini vengono ricevuti tutti i giorni dagli assessori competenti, e afferma che “l’amministrazione comunale è sempre disponibile nei confronti di chiunque, si tratti anche soltanto di una persona”, ma poi sottolinea che alla serata a Torretta “i residenti erano meno di dieci tra cui una sola persona interessata ad approfondire il tema del canile”, come se volesse sminuire il valore dell¹iniziativa e ciò mi sembra un¹evidente contraddizione, visto che ha esordito dicendo che ci deve essere disponibilità nei confronti di tutti. L’amministrazione è disponibile fintanto che sono i cittadini ad andare a interpellare gli assessori per questo o quel problema, ma la politica locale non si fa aspettando che siano i cittadini a bussare alle porte degli uffici comunali: la politica locale ha la sua ragione d¹essere nella presenza sul territorio, nell¹andare a proporre prima di agire, nel cercare di spiegare l’impatto dei progetti che si vogliono attuare, nel sondare l’opinione pubblica, fosse anche l¹opinione di pochi. Perché quei pochi non dovrebbero essere considerati? Allora dobbiamo dare ragione a chi parla di cittadini di ‘serie a’ e cittadini di ‘serie b’? Dieci persone che discutono con un assessore comunale non sono abbastanza rappresentative? Bisogna per forza muoversi in massa per farsi ascoltare? Quello che molti politici attualmente non capiscono è che il dialogo deve partire da chi governa, sia che si tratti di realtà locale o nazionale: il cittadino non deve ottenere soltanto se chiede, e se non chiede niente allora tutto passa sotto silenzio. E va a finire che chi governa o amministra pensa che laddove c¹è silenzio vuol dire che non c¹è urgenza. Tutti noi che abbiamo partecipato all¹incontro siamo stati ben felici di parlare con l¹assessore; ma al di là del fatto che abbiamo riconosciuto la sua disponibilità, io stessa ho ribadito che molto spesso i cittadini non si sentono ascoltati, soprattutto da quando non esistono più i comitati di quartiere che interloquivano con l¹amministrazione. Per questo molti si esprimono pubblicamente attraverso la stampa: perché il loro punto di vista su come viene gestito l¹interesse pubblico arrivi ad avere la più ampia diffusione possibile e non sia semplicemente limitato ad un incontro a quattr’occhi nell¹ufficio di un assessore. Perciò l’assessore Brunetti non si meravigli di avere ricevuto tramite un comunicato stampa la richiesta di un incontro con i cittadini sulla questione del nuovo canile: forse sarà anche vero che ‘portare la questione sui giornali’ non rende l’iniziativa più autorevole e non induce l’amministrazione a cambiare alcunché del suo operato, ma bisogna ammettere che il comunicato ha sortito l¹effetto di riportare l’attenzione sull¹argomento. Il problema è che quello che viene pubblicato sui mezzi di informazione conta. Conta molto di più di qualsiasi comizio, discorso o promessa elettorale. E anche l¹assessore Brunetti ne è consapevole e la sua replica sul Cittadino ne è la dimostrazione. Se poi qualcuno si sente ‘infastidito’ dalle opinioni scritte sui giornali o dai comunicati stampa, bé, se ne faccia una ragione. Siamo in democrazia.

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