By Published On: 7 Luglio 2011Categories: Lettere

Lettere al direttore • “Libero mercato… ‘sto par di ciufoli”

Riceviamo e pubblichiamo, la seguente:

Gent.ma Redazione,

l’approvanda finanziaria tremontiana ha, tra i suoi balzelli, l’aumento del bollo di imposta sul deposito titoli. Cosa vuol dire? Facciamo un esempio pratico che tutti possono capire.

Partiamo dal presupposto – reale – che molta gente ha un deposito e che – molto spesso – la cifra media di questo deposito è di 10.000 euro in BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). La domanda che ci si fa dopo è: quanto mi rendono all’anno (i BOT)? Stante l’ultimo dato della Banca d’Italia – giugno 2011 – si parla del 2,147%.

Allora, se il mio deposito è di 10.000 euro, in un anno questo mi rende 214,7 euro. Lo riscrivo: 214,7 Euro.

In base all’approvanda finanziaria, il bollo d’imposta aumenta… passa da 34 a 120 euro per poi stabilizzarsi a 150 nel 2013 (ah, qualora il deposito sia superiore ai 50.000 euro la tassazione arriverà a 380 Euro).

Procediamo. Abbiamo detto che in un anno i nostri bei 10.000 euro in BOT ci rendono ben 214 Euro su cui ne arriveremo a pagare 150… il 70% di tasse su una rendita (matematica: 150/214*100 = 70,09). In termini politico-economici questa tassa ha un nome: si chiama PATRIMONIALE. La fantomatica “patrimoniale”, spauracchio dei governi “comunisti”, di quelli che odiano chi si vuole arricchire (con ben 10.000 euro…) la sta facendo – o meglio, la starebbe facendo -, quel partito liberale noto come Popolo delle Libertà.

Giusto per rincarare la dose: se il mio deposito fosse, invece, di 100.000 euro, la tassa sarebbe di 380 euro pari al… 17,69%!

Ecco. Per tutti quelli che attualmente li votano, o li hanno votati e si ritrovano in questi calcoli… provino a far di conto. Non c’è bisogno di lauree ad personam, ma semplice aritmetica da elementari.

Michele

Lodinotizie in
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