By Published On: 3 Marzo 2016Categories: Lettere

Guerini: «L’On. Toninelli deve avere un’ossessione nei miei confronti»

L’onorevole Toninelli deve avere un’ossessione nei miei confronti, a giudicare dalla fretta con cui si precipita a cogliere qualsiasi pretesto per tentare di coinvolgermi in polemiche prive di qualsiasi fondamento.

Il maldestro tentativo di strumentalizzare la vicenda di Casavatore ne è solo l’ultimo esempio, con la stravagante pretesa di una mia convocazione di fronte alla Commissione Antimafia, che ovviamente non è stata neppure presa in considerazione, tanto è irricevibile.

Come ho già avuto modo di ricordare ieri, durante la scorsa campagna elettorale per le amministrative, all’interno di 9 iniziative organizzate dalla segreteria regionale in 3 Province della Campania nello stesso giorno, sono stato anche a Casavatore, ad un evento pubblico, davanti a oltre 200 persone, con l’allora candidato sindaco Salatore Silvestri, che ora è stato raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini e quindi si è immediatamente autosospeso dal Pd.

La differenza tra noi e il M5S sta tutta qui, noi non facciamo finta di niente e agiamo ben sapendo che la lotta per la legalità non ammette tentennamenti.

Da tutto questo affannoso sforzo di Toninelli emerge solo l’ansia di superare l’imbarazzo per i fatti di Quarto, che il M5S ha affrontato, malamente, solo quando non poteva più esimersi dal farlo, dopo averli nascosti sotto il tappeto come la polvere.

Ciò avrebbe dovuto suggerire a Toninelli un minimo di sobrietà e di decenza: chi si è distinto per inerzia e scarsa trasparenza non può permettersi di accusare di non avere mosso un dito proprio il Pd, che da mesi chiede il commissariamento del Comune di Casavatore e appena è emersa la notizia degli accertamenti giudiziari su Silvestri ne ha sollecitato l’autosospensione, subito effettuata dall’interessato.

Le invettive di Toninelli nei miei confronti non mi turbano minimamente, ma l’uso strumentale che lui e i 5S fanno di temi così delicati, cercando persino di piegare istituzioni come l’Antimafia ai loro scopi propagandistici, è inverecondo.

Lorenzo Guerini

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