Lettere – RSA Lodi Vecchio, l’argomento è scomodo e crea imbarazzo?
Con data del 16/01/2020, n. protocollo 703, ho ricevuto risposta dall’amministrazione comunale in merito alla mia seconda interrogazione, presentata il 18/12/2019, riguardante la vicenda RSA. Per l’ennesima volta resto basita dalle risposte mancate, evasive e ai dinieghi pervenuti. In continuità con la precedente amministrazione vengono negate, sia la commissione che il dipartimento, sia l’assemblea pubblica che, contrariamente a quanto il Sindaco scrive, non è finalizzata alla trattazione non del solo progetto ma a fare chiarezza nei confronti della cittadinanza su tutto l’iter e i vari aspetti che hanno caratterizzato tale vicenda.
Pertanto risulta quantomeno fuorviante e inopportuna la posizione del primo cittadino quando sostiene che rimane nella disponibilità dell’amministrazione la volontà di svolgere una tempestiva ed aggiornata informazione nelle sedi idonee, quando poi nei fatti tutto viene negato. Un altro esempio lo abbiamo avuto nell’ultimo consiglio comunale.
Il giorno 18 dicembre 2019 alle ore 18 al primo punto dell’Odg, Comunicazioni del Sindaco, lo stesso dichiarava che non aveva comunicazioni da fare, quando la vicenda giudiziaria che coinvolge anche il terreno di Lodi Vecchio dove doveva sorgere la casa di riposo era di dominio pubblico su tutte le prime pagine dei giornali. Il Sindaco anche li era all’oscuro di tutto? Gli manca un ufficio stampa che lo informi? O semplicemente preferisce non fare informazione? Perché non ha informato il consiglio comunale, visto che si era impegnato a farlo anche nell’interrogazione che ho presentato in data 8 agosto 2019? L’argomento è scomodo e crea imbarazzo?
Anche alla mia domanda di indicare quanti e quali sono i terreni posti sotto sequestro e se ne fa parte quello dove doveva sorgere l ‘ RSA, la risposta pervenuta è un silenzio assordante. Mentre i giornali sono stati molto precisi nel dare informazioni in merito, perchè l’amministrazione tace? Perchè mentre i media sono a conoscenza di tali informazioni, chi è stato eletto per tutelare gli interessi della cittadinanza fa orecchie da mercante?
Evidentemente il sindaco ancora una volta o non ha la situazione sotto controllo, oppure glissa volontariamente visto che da un mese ne parlano tutti i giornali.
In ultimo mi sorge spontanea questa domanda: perché un terreno di un certo pregio è stato svenduto all’asta a prezzo di monetizzazione verde standard (50 euro/mq) e solo dopo si è pensato di fare il cambio di destinazione d’uso?
Eva Pizzi
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