By Published On: 1 Febbraio 2020Categories: Lettere

Lettere – Lodi Vecchio. “Sfida green”, ma non c’è problema a deturpare 2 polmoni verdi

In riferimento alla sfida Green del Cittadino raccolta dal Sindaco e dall’assessore Fabiano pubblicata il 30 gennaio, mi fa piacere che gli stessi stiano pensando ad un futuro con più alberi con l’iniziativa “un albero per ogni nuovo nato”, previsto dalla legge Rutelli di cui il sindaco all’epoca parlamentare fu relatore; però se da una parte si impegna a “destinare ad ogni nuova vita una quota d’ossigeno”, dall’altra in continuità con la precedente amministrazione, non si fa alcun problema a deturpare 2 polmoni verdi importantissimi per il nostro tessuto urbano: il primo è il bosco in città di via Codazzi, dove verranno abbattuti gli alberi che lo stesso sindaco aveva messo a dimora 20 anni fa, proprio vantando quella legge da lui discussa in parlamento, destinato ad essere cementificato per la nuova caserma; il secondo è l’area adiacente alla Lidl – all’epoca inserita nel PLIS DEI SILLARI – e destinata ad essere il polmone verde della zona industriale, per la quale è stata aperta una variante al PGT con l’obbiettivo di fare cassa arrivando alla sua alienazione. Vorrei ricordare all’assessore Fabiano, visto che prevede di mettere a dimora circa 80 carpini dedicati ai nati del 2016 con l’obbiettivo di creare una barriera antismog in fregio alla provinciale 115, che una delle finalità specifiche dell’area sopra citata è proprio quella di fare da barriera alle polveri sottili, vista la sua particolare ubicazione, (S.P. 115, supermercato Lidl, deposito pullman e camion) quindi una zona ad alto traffico. Pertanto potrebbe fare un ulteriore regalo ai nuovi nati nel 2016, facendo seguire alle buone intenzioni anche un atto molto forte e concreto, cioè bloccare la variante 3 al PGT e impedendo di fatto la distruzione del polmone verde in zona industriale. In conclusione, per accettare la sfida del Cittadino, non è abbastanza rimpiazzare ciò che si abbatte e nemmeno promettere programmazioni future, perché questo è il minimo sindacale: serve un atto serio di tutela immediato del verde già esistente, altrimenti tutte le varie promesse servono solo da deterrente per giustificare la distruzione di importanti polmoni verdi già presenti sul territorio comunale. Pertanto sollecitiamo l’amministrazione a dare un segnale più forte, concreto ed immediato.
Eva Pizzi

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