By Published On: 5 Luglio 2016Categories: Primo Piano

Operazione Francia, sventato sodalizio criminale che operava in tutta Italia

“Operazione Francia”, è l’importante indagine svolta da vari comandi di Polizia Locale sul territorio Nazionale (San Giorgio a Cremano, Angri, S. Egidio Monte Albino, Scafati, Napoli, Pavia, Melegnano, Monza e Milano), in collaborazione con la Polizia di Stato e la Procura di Nocera Inferiore. Tre le ordinanze di arresto cautelare emesse dal Tribunale di Nocera Inferiore.

Le indagini, concluse a marzo 2015, hanno portato allo scoperto un sodalizio criminale operante nell’agro nocerino e zone limitrofe, finalizzato alla commissione di una infinita serie di reati in danno ad aziende dislocate sul territorio nazionale, realizzando profitti illeciti per un valore superiore ai 500mila euro.

L’indagine ha avuto origine a seguito di un controllo, nel luglio 2014, in un deposito ubicato Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, di proprietà di una ditta operante nel settore alimentare.

Nel piazzale dell’azienda era stato ritrovato un furgone (di proprietà di D.F.G. – arrestato) sul quale venivano caricate merci varie (tra le quali cereali a marchio Kelloggs e caramelle a marchio Perfetti) risultate peraltro in parte destinate a concerti di big della musica e quindi non al mercato alimentare. Tali merci, non avevano mai raggiunto la destinazione finale, in quanto oggetto di truffa e sottrazione da parte delle ditte incaricate della distribuzione. Inoltre le fatture accompagnatorie delle merci alla vista degli agenti erano risultate contraffatte.

Sempre nei locali deposito della ditta di S.E.M.A è stata inoltre rinvenuta della pasta per un valore di 30mila euro risultata oggetto di truffa in danno di un pastificio artigianale della provincia di Potenza da parte di una “falsa” ditta con apparente sede a Pomezia. In quell’occasione la merce era stata sequestrata ed erano stati denunciati per ricettazione due uomini (uno di San Giorgio a Cremano ed uno di S. Egidio del Monte Albino).

Alla fine della complessa attività investigativa, sono 22 le persone ritenute responsabili a vario titolo di ricettazione, falso, sostituzione di persona e frode in commercio, dimostrando la commissione di numerose truffe a carico di altrettante ditte, di merce varia per un valore complessivo superiore ai 500 mila di euro, di cui gran parte è stata recuperata e restituita ai proprietari. E’ stata anche sventata la commercializzazione di vino “contraffatto” prodotto in uno stabilimento di Paupisi (Bn) da parte di una cantina che risultava dall’anagrafe della camera di commercio cancellata nel 1983 e pronto ad essere imbottigliato come vino DOC a S. Antonio Abate (Na). Infine è stata recuperata numerosa merce provento anche di furti e rapine ad aziende italiane ed europee.


Il modus operandi
L’associazione a delinquere, strutturata su estesa base, si procurava le merci in particolare da truffe in danno di ignare aziende, utilizzando in modo fraudolento le credenziali al fine di ordinare merci per poi rivenderle al mercato nero.

Una volta entrati in possesso di dati di imprese realmente operanti, sottoscrivevano un contratto di fornitura di prodotti, utilizzando quale amministratore e prestanome un ex dipendente della ditta stessa e facendo presentare un tale Marco Vanni, (rivelatosi inesistente) come il responsabile per l’import-export.


Il sequestro di 1.200 capi d’abbigliamento

Nel corso delle operazioni è stato intercettato dalle forze dell’ordine un carico di 1200 capi di abbigliamento (a marchio COIN) provento di furto perpetrato in un deposito in provincia di Brescia e destinato tramite il CIS di Nola a R.S., un pregiudicato di Melito di Napoli. Rinvenuti inoltre decine di articoli griffati provenienti da rapine e da furti commessi in varie parti d’Italia, per un valore di ulteriori 200mila euro.

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