By Published On: 29 Gennaio 2017Categories: Primo Piano

Livraga, arrestati tre pusher. La base di spaccio si trovava in un canalone di scarico

spaccio-livragaLe campagne di Livraga a ridosso tra l’autostrada e la SP 107 erano diventate zone di spaccio a cielo aperto, dove si poteva comprare eroina e cocaina.

Nel pomeriggio del 27 gennaio i carabinieri sono intervenuti per contrastare l’attività di spaccio. Ne è scaturito un inseguimento nei campi tra i militari ed i pusher, tre di essi sono stati raggiunti ed arrestati, un quarto complice ha invece raggiunto e attraversato l’autostrada, riuscendo a fuggire.

Nella disponibilità degli spacciatori i carabinieri hanno trovato circa 20 grammi di cocaina, un grammo di eroina ed un bilancino di precisione. La non rilevante quantità di stupefacente in loro possesso era dovuta al fatto che in quella giornata l’attività di spaccio era stata consistente, infatti gli stessi spacciatori avevano con loro circa 4.000 euro in banconote di diverso taglio, frutto della loro attività illecita. Ritrovato anche un machete verosimilmente utilizzato per intimorire i clienti riottosi.

I tre arrestati, un egiziano 30enne e due marocchini di 22 e 25 anni, tutti senza fissa dimora, dopo aver trascorso la notte nelle camere di sicurezza di Codogno e di Lodi, sono stati giudicati per direttissima nella mattinata del 28 gennaio 2016: convalidati gli arresti, il giudice li ha rinviati a processo a febbraio, nel frattempo avranno l’obbligo di firma.

Nel corso dell’operazione è stato denunciato a piede libero un albanese 23enne di Livraga, colto in flagranza nell’acquistare 4 grammi di cocaina per poi cederla ad altro giovane di Codogno che era con lui. Quest’ultimo segnalato alla Prefettura di Lodi quale assuntore di sostanze stupefacenti.

La base di spaccio si trovava in un canalone di scarico che attraversa un campo a ridosso della SP 107. Da quella posizione si poteva operare indisturbati poiché non visibili dalla strada. Gli spacciatori si dividevano i compiti, uno era addetto alla pesa ed al confezionamento dello stupefacente, un altro gestiva le chiamate dei clienti e provvedeva ad incassare le somme, altri due avevano le funzioni di vedetta per scorgere il sopraggiungere di persone sospette o forze dell’ordine. In questo caso però sono stati presi alla sprovvista dal repentino arrivo dei carabinieri.

Sono in corso ulteriori indagini per accertare la fitta rete di clienti, che in gran parte risultano essere lodigiani.

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