By Published On: 7 Maggio 2013Categories: Primo Piano

Consiglio regionale approva mozione Lega Nord su e sodati. Foroni: “Nuovo Governo e parlamentari lombardi non dimentichino esodati”

Foroni gesticola

“Sollecitare il nuovo Governo ed i Parlamentari eletti in Lombardia affinché non dimentichino gli esodati, trovando celermente le risorse necessarie ed individuando le soluzioni idonee ad un problema che interessa migliaia di lavoratori lombardi”. Questo l’impegno che, attraverso la mozione della Lega Nord, approvata oggi dal consiglio regionale e presentata dal consigliere del Carroccio, Pietro Foroni, è stato richiesto alla Giunta Regionale lombarda.

“Chiediamo che vengano garantiti i suddetti diritti a tutte le lavoratrici ed i lavoratori usciti con accordi prima della legge Fornero e che sono o rimarranno senza lavoro e senza pensione”, ha dichiarato Foroni. “Stime attendibili conteggiano 400.000 esodati, una situazione drammatica alimentata dalle leggerezze non scevre di responsabilità sia da parte dell’INPS che del Ministero che, pur avendo a disposizione tutti gli strumenti per monitorare costantemente il fenomeno, l’ha affrontato con molta approssimazione”, continua Foroni; “risultato, un numero consistente di persone si è trovata in una situazione non prevista al momento della stipula degli accordi sottoscritti con le aziende, per i quali la fine del periodo di mobilità coincideva con l’avvio della pensione. La riforma del sistema pensionistico ha unilateralmente spostato avanti nel tempo, anche fino a  12 anni, il possibile accesso alla pensione, determinando per gli anni a venire un vuoto che non è coperto né da retribuzione né dalla pensione”. Conclude Foroni: “Non è pensabile che le risorse recuperate con il Salva Italia, la Spending Review e la Legge di Stabilità vadano unicamente per la diminuzione del debito trascurando un problema grave come quello degli esodati, perché rigore, sviluppo ed equità sociale debbono camminare insieme, se l’obiettivo è quello di uscire dalla crisi. Per questo motivo sollecitiamo il Governo ed i Parlamentari lombardi, affinché affrontino seriamente e velocemente il problema.

In questo drammatico scenario e’ triste constatare che chi si e’ fatto eleggere erigendosi a salvatori della gente comune abbia deciso di astenersi su contenuti e argomenti che toccano da vicino proprio le famiglie e i lavoratori. I “grillini” al posto di continuare a litigare a Roma se trattenersi o meno le indennità da parlamentari, comincino a guadagnarsi lo stipendio in regione votando provvedimenti che hanno sbandierato nella loro campagna elettorale”.

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