By Published On: 8 Maggio 2013Categories: Primo Piano

Casalpusterlengo, l’Assessore al Bilancio replica al Pd: ”Falsati i dati sull’indice di pressione tributaria”

Casalpusterlengo comune

L’Assessore al Bilancio del Comune di Casalpusterlengo interviene in merito ad alcune posizioni assunte da parte di esponenti del locale Partito Democratico, che denunciano un aumento della pressione fiscale comunale.

”In effetti è da qualche giorno che nelle pagine dei quotidiani locali compaiono articoli che evidenziano, confrontando gli anni 2010-2012, impressionanti aumenti della fiscalità locale, che arrivano a superare il 70% – dichiara l’Assessore Piero Mussida -. Questo tuttavia è frutto della poca conoscenza del funzionamento della contabilità pubblica, dal momento che tra il 2010 ed il 2011 è cambiato l’appostamento in bilancio dei trasferimenti statali: fino al 2010 questi ultimi venivano allocati in maniera autonoma; dal 2011 i trasferimenti statali, nel bilancio comunale, sono sommati alle entrate fiscali. E’ quindi ovvio che l’indice di pressione tributaria aumenti, e di molto.

Prova della falsità di questo aumento nelle percentuali sopra riportate è che, secondo quanto si legge, l’aumento maggiore si registra nell’anno 2011; tuttavia in tale annualità il “decreto Tremonti”, lasciando sostanzialmente inalterati i trasferimenti statali ai comuni, proibiva di aumentare le imposte locali: è quindi lampante che l’aumento derivi da diversi meccanismi contabili e non da effettivo prelievo fiscale.

Nessuno nega – precisa ancora l’Assessore Mussida – che nell’ultimo periodo la pressione fiscale sia aumentata; dire però che l’aumento è stato di quasi il 70% non corrisponde alla realtà dei fatti.

E’ ovvio che a nessun amministratore piace aumentare le imposte e le tariffe; purtroppo però oggi i Comuni si trovano a dover svolgere lo spiacevole compito di “bancomat dello Stato”: col meccanismo dei tagli ai trasferimenti le maggiori entrate tributarie finiscono infatti, in maniera indiretta, tutte al Governo centrale. E questo vale per tutti i Comuni, che si trovano nella difficile situazione di dover garantire servizi con risorse sempre minori”.

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