By Published On: 17 Dicembre 2019Categories: Primo Piano

Caporalato nella logistica, sequestrati immobili anche a Lodi

La guardia di finanza ha effettuato un maxi sequestro di 120 immobili tra Padenghe sul Garda e Manerba del Garda (Brescia), Camogli (Genova), Lodi, La Thuile (Aosta), Milano, Sauze di Cesana (Torino), nei confronti di un imprenditore 63enne della logistica, Giancarlo Bolondi. Sequestrati anche una polizza assicurativa e diversi conti correnti.
Le accuse sono di frode fiscale, riciclaggio e sfruttamento del lavoro, in particolare di “caporalato” nel facchinaggio.

L’uomo, residente in Svizzera e già ai domiciliari, è stato contestato dai magistrati di Pavia di essere stato a capo, tra il 2012 e il 2018, di un “network di consorzi e cooperative” attraverso il quale avrebbe anche “reclutato manodopera in condizioni di sfruttamento”, approfittando dello “stato di bisogno dei lavoratori, tenuti costantemente sotto la minaccia di perdere il lavoro”.

Il consorzio di Bolondi era “in grado di interfacciarsi sul mercato dell’outsourcing con i principali attori economici pubblici e privati”. Allo stesso tempo, almeno dal 2009, l’imprenditore avrebbe portato avanti, tra la Lombardia e il Lazio, “un sistema fraudolento di gestione delle attività economiche finalizzato a evadere le imposte”, affiancato “da un’attività di occultamento della provenienza illecita dei profitti”, con “schermi” societari e prestanome.

Il tutto, tra cui anche proventi di “truffe ai danni del sistema previdenziale e del mancato pagamento ai dipendenti del Tfr, poi riciclato “in investimenti immobiliari”. Solo nel “procedimento pavese”, si legge ancora nel decreto, si parla di imposte evase per “14 milioni di euro”.

 

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