A Lodi esami per la patente di guida con inganno

La Polizia Stradale di Lodi, durante un controllo mirato, con la collaborazione della direzione della Motorizzazione Civile di Lodi, ha scoperto in flagranza di reato tre persone che hanno conseguito l’esame teorico per la patente di guida in maniera fraudolenta. Si tratta di due egiziani e di un indiano.

I tre stranieri sono stati scoperti mentre utilizzavano uno smartphone nascosto sotto la maglietta: il candidato si posiziona seduto davanti al monitor dove saranno poi visualizzate le domande d’esame e grazie all’utilizzo di un mini auricolare Bluetooth, si connette mediante Skype (o applicazioni simili) con un’altra persona che, a sua volta, dopo aver letto le domande suggerisce le risposte.

I predetti sono stati denunciati in stato di libertà per violazione dell’ art 1 legge 475 del 1925 “Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche” per l’utilizzo fraudolento di apparecchiature finalizzato al superamento della prova d’esame.

Altri tre extracomunitari sono riusciti a scappare e far perdere le proprie tracce (probabilmente di nazionalità Ghanese) uno di questi si è sostituito ad un candidato per sostenere l’esame di teoria.

In questo caso il candidato, sfruttando la somiglianza con altri suoi connazionali, si fa sostituire nella prova dell’esame teorico da un’altra persona, traendo in inganno il personale della MCTC (in alcuni casi la persona che si sostituiva durante l’esame si presentava addirittura con gli stessi vestiti e/o accessori che apparivano sulla foto del documento del candidato, ad esempio stessa maglietto o camicia, collana, orecchini, ecc.)

Sono inoltre state accompagnate per identificazione altre quattro persone (cittadini del Ghana, Costa d’Avorio e Camerun) sospettate di essersi sostituite ad altri connazionali. Di questi, uno è stato denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità (cittadino Ghanese) trovato altresì in possesso di documenti appartenenti ad altri sui connazionali (nei confronti è stato emesso inoltre un provvedimento di espulsione).

Il fenomeno è crescente e negli ultimi anni sono stati accertati, casi analoghi anche in altre provincia d’Italia. Attualmente ci sono in corso indagini per ricercare i responsabili di questa organizzazione criminale.