“Fanghi tossici nei nostri campi: occorrono più controlli e certificazione del prodotto”
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“Non possiamo più permettere che in Lombardia si verifichino fatti come quelli rilevati dalle indagini condotte dai Carabinieri forestali di Brescia, che hanno coinvolto anche il territorio lodigiano: l’utilizzo dei fanghi in agricoltura, in un’ottica di economia circolare, richiede maggiori controlli e una certificazione del prodotto che ne garantisca la qualità” dichiara Patrizia Baffi, Consigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia.
“Ho sempre sostenuto che il riutilizzo e la valorizzazione dei fanghi di depurazione di alta qualità in agricoltura può rappresentare un’opportunità di recupero per il suolo di elementi nutritivi quali azoto e fosforo, limitando con ciò il più possibile l’utilizzo di fertilizzanti chimici” sottolinea il Consigliere Regionale “ma occorre nel contempo assicurare agli enti ed alle comunità locali, alle aziende e a tutto il comparto agroalimentare, le dovute garanzie in termini di regolamentazione, controllo e presidio di tale attività, dal trattamento allo spandimento di fanghi e dei suoi sottoprodotti su suolo agricolo”.
“Sul tema mi sono sempre impegnata sin dall’inizio della legislatura, partecipando attivamente ai lavori della Commissione Agricoltura e del Tavolo appositamente istituito da cui è nata la proposta di risoluzione, approvata dall’aula nel giugno 2019, che ha promosso tra gli interventi il potenziamento dei controlli” prosegue Patrizia Baffi “Un aspetto cruciale su cui è stato chiesto il rafforzamento delle risorse strumentali e di personale di ARPA Lombardia per intensificare i controlli presso gli impianti di trattamento, sui fanghi e sui terreni, anche in collaborazione con le Province, oltre al potenziamento degli strumenti di rilevazione e archiviazione dati in stretta sinergia con gli altri enti preposti, per garantire la qualità lungo tutta la filiera e assicurare la massima trasparenza e condivisione delle informazioni con le comunità locali ed i territori interessati”.
“Sicuramente rispetto agli anni a cui si riferiscono gli eventi che hanno interessato i territori di Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo e Lodi, oggi sul fronte dei controlli sono stati fatti molti passi in avanti, ma sulla gestione dei fanghi in agricoltura non bisogna abbassare la guardia e occorre mettere in campo tutte le misure opportune per salvaguardare le aziende agricole e il territorio” sottolinea il Consigliere Regionale “A tal fine ritengo che la certificazione del prodotto, sia per quanto riguarda propriamente i cosiddetti “fanghi” che per quanto concerne i “gessi di defecazione”, potrebbe essere una strada utile da percorrere, che potrebbe assicurare maggiori garanzie, e su questo aspetto mi riservo di portare avanti i dovuti approfondimenti con l’assessorato di competenza”, conclude.