Baffi: «Dopo ogni 21 febbraio ci si può rialzare, più forti e più uniti»

La consigliera regionale Patrizia Baffi (FdI)
A cinque anni da quel 21 febbraio in cui nel Lodigiano un maledetto virus ha mostrato in anteprima all’Occidente la sua forza distruttiva, ci si chiede cosa vi sia ancora non da dire o ricordare, bensì da comprendere appieno. Perché certi ricordi, ahinoi, sono indelebili e da codognese ho ripercorso spesso quei momenti tragici. Il panico, la paura, l’incertezza, il dolore e poi la voglia di tornare a stare insieme, ad abbracciarsi. Sono ricordi indelebili che ci hanno tolto tanto e tanti cari, amici, conoscenti. Ma oggi, dopo cinque anni, è nostro dovere guardare al futuro, cercando di concentrarci su ciò che quell’incubo ci ha dato. Può un male come il Covid lasciare dietro di sé qualcosa di buono? Difficile rispondere “Sì” con immediatezza, ma è una ricerca che dentro di noi dobbiamo realizzare perché il senso più profondo di ogni Comunità si ritrova spesso proprio nelle prove più difficili che siamo chiamati a superare.
Dopo cinque anni, quindi, non voglio tornare a quei giorni, ma voglio invitare tutti i lodigiani a fermarsi per chiedersi cosa ci abbia lasciato quella tempesta, come siamo riusciti a migliorarci e a trovare nuove energie, nonostante tutto. Da amministratore pubblico eletto dai cittadini, ritrovo una risposta ogni volta che sento di essermi impegnata a fondo in una sfida, quando le persone del nostro territorio mi dicono che ho lavorato bene per una causa in Consiglio Regionale o quando in Commissione Sanità ascoltiamo attentamente e recepiamo i bisogni delle donne e degli uomini impegnati nel comparto sanitario, che proprio in quei giorni sono stati meravigliosi per tutti noi, pronti a donare ogni energia anche a costo della propria vita. Con questo spirito, quando poco meno di due anni fa sono stata eletta Presidente della Commissione Sanità il mio primo pensiero è andato a questi angeli custodi, elogiati in ogni dove durante l’emergenza e oggi vittime di aggressioni sempre più frequenti, ringraziati mentre combattevano il virus e troppo spesso sottovalutati nella quotidianità, lasciati soli di fronte a problemi strutturali che esigono risposte.
Ecco, credo che il 21 febbraio, oltre che ricordo buio di quel 2020, debba essere per tutti noi stimolo quotidiano a osservare con attenzione chi fa del bene, a impegnarci nel nostro lavoro e nelle nostre famiglie, a cercare sempre di andare oltre l’io per abbracciare il noi, a metterci a disposizione delle nostre Comunità.
Siamo Lodigiani, quel 21 febbraio ci ha feriti ma ogni giorno dimostriamo davvero che dopo ogni 21 febbraio ci si può rialzare, più forti e più uniti di prima.
Patrizia Baffi – Consigliere Regionale Presidente Commissione III Sanità