By Published On: 27 Novembre 2017Categories: Lodigiano

Trasportatori nei guai, alteravano il tachigrafo per guidare più ore

Nei giorni la Polizia Stradale nel corso dei controlli dei mezzi pesanti ha fermato presso il casello di Casalpusterlengo un autoarticolato intestato ad una ditta pugliese. Dalla stampa del tachigrafo digitale è risultato alla guida giornaliera il riposo del conducente. Dato impossibile poiché il tir era appena transitato nella pista Telepass proveniente dall’autostrada, quindi in movimento. Dalle successive verifiche è risultato infatti che attraverso un congegno elettronico occultato nell’abitacolo, il tachigrafo digitale era stato “aggirato”, consentendo così di superare le ore massime di guida giornaliere e settimanali.

Il conducente S.M. e il datore di lavoro (responsabile della circolazione del veicolo), sono stati denunciati in concorso per “Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”, reato per il quale è prevista la reclusione da sei mesi e cinque anni. Oltre a ciò è stato contestata la manomissione e l’alterazione del tachigrafo che prevede una sanzione amministrativa di circa 1.700 euro, la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi.

Stessa sorte per un altro trasportatore, H.M. M. tunisino, controllato in autostrada nei pressi di San Zenone Est. Il conducente, alla vista della pattuglia, si ferma bruscamente accodandosi ad un altro mezzo pesante già fermo, come per sottrarsi ad un eventuale controllo. Gli operanti, accortisi di questa repentina manovra che non aveva nessun giustificato ed apparente motivo, decidono di raggiungere il mezzo per procedere ad un più accurato controllo. Dall’esame del foglio di registrazione il dispositivo risultava in pausa, evidenziando una discrepanza di circa un’ora e quarantacinque minuti dall’effettivo controllo.

All’interno dell’abitacolo è stato rinvenuto un pulsante di un dispositivo che consentiva al tachigrafo di risultare in “riposo/pausa” benché il veicolo fosse regolarmente in movimento. Il mezzo pesante è stato scortato presso un’officina specializzata dove i tecnici incaricati hanno confermato l’alterazione del cronotachigrafo, procedendo alla rimozione del dispositivo abusivo.

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