By Published On: 6 Novembre 2018Categories: Lodigiano

Sant’Angelo. Arrestati 9 nordafricani per spaccio aggravato, un ricercato

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lodi, a conclusione di una specifica attività investigativa, condotta unitamente ai Carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, svolta sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, hanno notificato la misura della custodia cautelare in carcere ai citati soggetti:

B.E., nato in Egitto nel 1996, in Italia senza fissa dimora, detenuto per altra causa;
A.M., nato in Egitto nel 1985, residente Sant’Angelo Lodigiano (LO);
M.M., nato in Egitto nel 1997, in Italia senza fissa dimora, detenuto per altra causa;
A.S., nato in Egitto nel 1985, residente in Villanterio (PV);
T.A., nato in Marocco nel 1985, in Italia senza fissa dimora, detenuto per altra causa;
K.M. nato in Egitto nel 1996, in Italia senza fissa dimora;
H.M., nato in Egitto nel 1983, residente in Villanterio (PV);
N.M., nato in Marocco nel 1992, in Italia senza fissa dimora, detenuto per altra causa.

Mentre è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari E.E., nato in Egitto nel 1972, in Italia senza fissa dimora. Resta ricercato un ulteriore uomo, K.Y. egiziano, al momento irreperibile.

L’attività d’indagine ha avuto origine nel mese di dicembre 2016, a seguito di una rapina aggravata in abitazione patita dal cittadino marocchino T.A., ad opera dei due egiziani, i quali minacciandolo con due martelli da carpentiere, si impossessarono della somma contante di 1.400 euro.

Le sommarie indicazioni della vittima hanno permesso rapidamente ai Carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano di individuare i responsabili della violenta intrusione nella sua abitazione, in B.E., nato in Egitto nel 1996 e K. Y., nato in Egitto nel 1978, chiarendo il sospetto, sorto immediatamente agli inquirenti, che dietro la rapina ci potessero essere stati dissapori o debiti sorti nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.

La conseguente nuova prolungata attività investigativa è durata circa dieci mesi e ha comportato numerosi servizi di osservazione e pedinamento, successivamente supportati da attività tecnica e avvalorati da centinaia di dichiarazioni testimoniali degli acquirenti.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati tratti in arresto, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio, 9 individui e sequestrati complessivamente 1,8 chili di hashish, 200 grammi circa di cocaina e 100 grammi circa di marijuana, nonché segnalati un centinaio assuntori di stupefacenti. Lo spaccio avveniva in città prevalentemente e nei pressi di luoghi di aggregazione come scuole, oratori o locali.

Alcuni dei soggetti arrestati sono da anni inseriti nel tessuto sociale di San’Angelo, alcuni di loro infatti hanno famiglia e addirittura un’attività, come un parrucchiere o altri due lavorano come meccanici.

B.E. era il riferimento dell’attività criminale, che non connota gli estremi di un’associazione a delinquere, ma di cinque distinte realtà si spaccio che collaboravano tra di loro in modo molto stretto. Tutto per un importante volume di affari giornaliero, non precisamente stimabile, ma verosimilmente minimo di 1000/2000 € al giorno.

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