By Published On: 30 Giugno 2017Categories: Cultura e Sport

Presentati Malagoli e Compagno, i primi rinforzi dell’Amatori tricolore

Lunga, profonda, qualitativa, italiana e, si spera, vincente. Queste sono le sfumature della versione Amatori Wasken 2.0, costruita sull’ossatura di quella tricolore. In casa giallorossa se ne sono andati Platero (probabilmente il virtuale MVP della serie A1), Ambrosio e Maremmani, mentre arriveranno 4 nuovi innesti: i portoghesi Luis Querido e Gonçalo Pinto (che saranno a Lodi il 18 luglio) e gli italiani Andrea Malagoli e Checco Compagno, presentati quest’oggi nell’ormai classica convention hall del partner Teamsport-id di Vittorio Canidio.

Il prossimo Amatori sarà una squadra con moltissime soluzioni. Ci sarà da divertirsi per Nuno Resende e per i giocatori stessi, che avranno a disposizione meno minuti in pista e potranno così esprimere maggior qualità. Aumentare le rotazioni significa mantenere costante il livello di gioco: un aspetto che nella passata stagione ha condizionato qualche partita. Durante la conferenza Claudio Gazzola ha ricordato la gara con il Benfica. Da quell’esempio nasce anche l’idea di poter vedere un Amatori che proverà ad alzare il tiro anche in campo internazionale, magari puntando ad una qualificazione alle Final4 di Eurolega. I giallorossi non si nascondono certo dietro al classico dito: Resende avrà a disposizione una rosa dal grande valore tecnico tattico, potendo contare solo su ragazzi  nel giro delle nazionali. Da Català, che nella Roja ha davanti mostri sacri, a Mattia Verona ( già titolare a Montreux), dai senatori Illuzzi, Verona e Cocco a Malagoli e Compagno, che portano a 5 gli Azzurri in giallorosso, per concludere con i lusitani Querido – convocato la senior – e Gonçalo Pinto, chiamato nella U20. Concluderà il roster Mattia Gori, che rientra a Lodi dopo il pellegrinaggio tra Follonica e Vercelli, dove lo scorso anno ha disputato una buona A2.

Malagoli, cavallo di ritorno, Compagno, talento puro

Compagno Malagoli sciarpaLa presentazione è stato quanto di più tranquillo e gioviale: per Malagoli si tratta di un gradito ritorno, dopo un anno trascorso al Correggio (con un bottino di 45  reti, niente male). Compagno è invece un vecchio pallino di Citterio, che approda a Lodi dopo un biennio di crescita alla corte di Tommaso Colamaria in quel di Monza.

Sorrisi e pacche sulle spalle per il Mala, che non nega il dispiacere di non aver potuto fregiarsi del tricolore “Mi sarebbe piaciuto vincere questo scudetto – dichiara con una punta di malinconia il ragazzo modenese – Purtroppo è andata così, ma non ho pensato un attimo a ritornare a Lodi. È un orgoglio indossare questa maglia, entrare al Palacastellotti non è come entrare negli altri palazzetti, è qualcosa di unico”.

Un Malagoli che ritorna con la consapevolezza di aver acquisito esperienza ed aver raggiunto la giusta maturazione “A Correggio ho trascorso un anno importante, dove i miei compagni mi vedevano come punto di riferimento. Mi sono sentito valorizzato e non nego che il ruolo di leader non mi dispiaccia, anzi”.

Differente il pensiero del giovane Checco Compagno, di scuola Breganze, che per la prima volta raggiunge un grande club “Per me è un grande orgoglio essere qui – sono le prime parole di Checco -. Dovremmo difendere uno scudetto che è arrivato dopo tanto tempo e non vedo l’ora di indossare questa maglia. A Monza mi piaceva l’ambiente e con Colamaria sono maturato moltissimo: mi sento davvero pronto per questa esperienza”. Checco ha solamente 18 anni, ma possiede un background assai interessante, che lo rende tra i giovani più promettenti del panorama internazionale: lui nel gioco di Resende potrebbe trovarsi davvero a meraviglia.

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