By Published On: 2 Giugno 2017Categories: Cultura e Sport

Lodi – Viareggio, ultimo atto della semifinale

Lodi- Viareggio, ultimo atto. Si gioca in una inusuale domenica calcistica la gara 5 di semifinale scudetto, con l’orologio puntato alle 20.45. Vietato sbagliare, sembra una frase fatta. Allora potremmo iniziare con un alternativo “obbligatorio segnare per primo”, restando così sulla falsariga di un pensiero calcistico. Già, quante volte abbiamo sentito dire in tv “chi segna per primo vince”? Finora è andata proprio così: in queste quattro gare chi per primo ha sbloccato il tabellone, ha portato a casa la vittoria. Eppure nulla è figlio del caso. In tutte le occasioni a passare in vantaggio è stato chi ha impresso un maggiore ritmo, “leggendo” le difese avversarie e impostando un’adeguata pressione offensiva fin dal primo minuto. Perché se è vero che Lodi e Viareggio si sono equivalse, è altrettanto veritiero che chi ha vinto lo ha fatto sempre con merito: in gara 1 il Viareggio ha avuto un approccio migliore a livello d’intensità. Nella seconda sfida i giallorossi hanno saputo imprimere una pressione costante grazie ad una difesa altissima. In gara 3 il Viareggio ha maramaldeggiato al Palacastellotti, cosa che è avvenuto a parti inverse in riva al Tirreno.

Illuzzi e Bertolucci, assenze pesanti

A fare da ago della bilancia potrebbero essere le assenze di Domenico Illuzzi e Mirko Bertolucci, espulsi nel tunnel a fine primo tempo di gara 4 che darebbero grande importanza  all’apporto della panchina. Così il peso specifico maggiore appare il vuoto lasciato da Illuzzi, uomo che gode di un minutaggio assai maggiore rispetto al bianconero e che in queste ultime stagioni è stato etichettato più volte come il miglior giocatore italiano.

Diventa così necessario analizzare il valore della panchina, la cui differenza in termini globali appare sostanziale: l’unico uomo pronto a subentrare con un minimo d’esperienza in casa lodigiana è Maremmani, ragazzo ancora acerbo per questi palcoscenici (vedi gara 2, l’errore su Costa), ma che ha già fatto vedere sprazzi di qualità. Chiaro che potrebbe essere necessaria un’ulteriore sostituzione e allora entrerebbero in gioco ragazzi decisamente acerbi come Pochettino e Coppola, che proiettati in un clima bollente come una gara 5 di semifinale al PalaCastellotti avrebbero le loro ovvie difficoltà.

In casa viareggina da questo punto di vista sono ben coperti. Se Ale Bertolucci mantenesse lo starting five di questi palyoff troveremmo Palagi – Montigel – Rubio – Costa, ai quali subentrerebbero Muglia e Gavioli, ovvero due elementi che portano in dote un totale di 30 gol in due nella regular seasaon,  moltissimi minuti giocati sia in Coppa CERS che in questi playoff e tanta esperienza. Soprattutto il loro ingresso non abbasserebbe di una virgola il livello di gioco dei toscani, avendo una serie di rotazioni pari ad 8 elementi.

Visti l’equilibrio degli ultimi 200 minuti e la panchina, cosa potrebbe incidere ulteriormente? La risposta è semplice: il cuore. Perché dove non ci arriva il fiato, è proprio la volontà di raggiungere un determinato traguardo a fare la differenza.

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