By Published On: 7 Giugno 2017Categories: Cultura e Sport

L’Amatori batte 5-4 il Forte e fa sua Gara uno di finale

Con la forza. L’Amatori vince la prima gara della finale scudetto battendo il Forte dei Marmi per 5-4, al termine di una gara condotta fin dal primo minuto con un atteggiamento di grande sicurezza. Grandissime prestazioni di Platero e di Ale Verona, a coronamento di una prova complessiva davvero maiuscola.

Prossimo appuntamento a Forte dei Marmi, sabato, per gara 2.
La cronaca

Il gol di Verona (foto Mirabile)

Il gol di Verona (foto Mirabile)

L’Amatori parte fortissimo e vola subito sul 2-0. Dopo 71 secondi Gonzalo Romero sbaglia un appoggio, Illuzzi in pressione intercetta e fa secco Gnata in due battute. Trascorrono un paio di giri d’orologio e Verona in contropiede trova uno Gnata superlativo.

La formazione di Resende vola e al 4’50” Verona partendo da destra firma il 2-0. Entusiasmo che dura un minuto, perché i versiliesi in meno di due minuti pareggiano. Romero approfittando di un errore di Illuzzi s’invola in un testa a testa con Català: il portiere lodigiano è bravissimo, ma nulla può sul diagonale da posizione impossibile. Poi Torner firma il 2-2.
L’equilibrio dura fino a metà periodo, poi Verona serve Platero, che con un rovescio velenoso non lascia scampo a Gnata.
Da circoletto rosso la prestazione di Alessandro Verona, abile nelle chiusure, perfetto nelle ripartenze, decisivo con i suoi cambi di velocità.
Ed è proprio dalla verve dell’attaccante cresciuto nella cantera del Forte che giunge lo splendido 4-2 al 17’. Accelerazione lodigiana con Cocco, Illuzzi ubriaca la difesa e Motaran non può far altro che stenderlo a due passi da Gnata. Il rigore fischiato da Galoppi viene fallito, ma è il preludio al gol che giunge preciso all’azione successiva, con Verona che fa secco Gnata con un missile sotto l’incrocio dei pali.
Il Forte non cambia ritmi e mantiene il suo modo di giocare, cercando sovente l’uomo sul secondo palo, situazione che viene sbrogliata al 23’ da Platero, che salva in rincorsa su una pallina da due passi.
Secondo tempo
Partenza con il brivido: Cocco sbaglia il lato della chiusura, Torner s’incunea centralmente, ma Català compie un intervento da campione vero, alzando il gambale sinistro. I ritmi scemano, con i toscani che faticano a trovare spazi, imbrigliati da una difesa lodigiana attenta.
Il match si ravviva al 10’: numero d’alta scuola, con bastone dietro schiena e scavetto di Giulio Cocco, poi palo di Orlandi con il suo classico tiro al volo. Ma ad accorciare le distanze è De Oro, che trova un rimpallo favorevole e batte Català sul suo palo.
Resende schiera Ambrosio, fuori tutto il primo tempo per un infortunio e l’italoargentino mette in pista tutto il cuore possibile. Si resta sul 4-3 fino a 1’53” dalla fine, poi arriva il Platero show: l’argentino intercetta una sfera a metà pista, s’invola verso Gnata e lo batte con un alza e schiaccia degno del miglior Bargallò. Partita finita? Nemmeno per sogno, perché c’è se sempre da soffrire.
24 secondi più tardi rigore per il Forte: Torner colpisce la traversa, ma il rimpallo sul bastone gli consente di insaccare il 5-4.
Gli istanti finali sono intrisi di tanto cuore, quello che la gente mette in campo con la voce, incitando una squadra che merita tutto l’amore del mondo. Anche se siamo solo sull’1-0 e ancora non è successo nulla.

Lodinotizie in
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