By Published On: 24 Agosto 2019Categories: Cultura e Sport

Codogno – Lerici, è quasi gemellaggio. Dal 5 settembre la mostra “Terra Mare”

“Terra Mare”: dai fondali liguri alla campagna lodigiana, Codogno in mostra a Lerici dal 5 settembre al 6 ottobre al castello San Giorgio

Sindaco Passerini: «Esportiamo il territorio, le tradizioni e la nostra realtà ricca di potenzialità» 

Sindaco Paoletti: «Un’occasione per Lerici di aprire finestra importante nel Lodigiano»

Codogno, 23 Agosto 2019 – Prosegue la collaborazione fra il Comune di Codogno e il Comune di Lerici in Liguria, dopo lo scambio cultural-gastronomico iniziato a settembre dello scorso anno alle “Mytiliadi”, una kermesse di eventi legati principalmente alla cucina e ai prodotti tipici della cittadina ligure, alla quale partecipò anche Codogno con le eccellenze gastronomiche e culinarie del territorio. Poi la collaborazione proseguì alla Fiera di Codogno, dove Lerici propose i suoi prodotti “top”, come ad esempio le ostriche e le cozze.

Un interscambio di tradizioni che oggi viene efficacemente rappresentato alla mostra fotografica “Terra Mare”, organizzata dal Comune di Lerici dal 5 settembre al 6 ottobre, nella meravigliosa location del Castello San Giorgio. «Un ringraziamento speciale è doveroso all’amministrazione di Lerici, al sindaco Paoletti, all’assessore Nardone e a tutti i componenti del consiglio comunale per questa opportunità», sottolinea il sindaco di Codogno Francesco Passerini.

In esposizione decine di scatti storici e odierni che illustrano – passando dai fondali marini lericini alla campagna codognese – la cultura popolare, i paesaggi e le tradizioni di queste due cittadine: la vita sopra e sotto il mare, le attività contadine di Codogno, collegate da una sottile linea di continuità e affinità culturale che unisce il mare alla terra, la Liguria alla Lombardia.

La parte storica composta da 54 fotografie della Codogno che fu, è a cura della PMG di Codogno, mentre la parte degli scatti attuali è realizzata dall’associazione Kaos Focale di Codogno.

Con questa esposizione avanza ulteriormente e si consolida il percorso sinergico tra i due comuni, che non esclude un possibile gemellaggio futuro. Anche quest’anno è prevista in novembre la partecipazione di Lerici alla 229ª Fiera agricola autunnale di Codogno.

«Si tratta di uno scambio di vetrine che s’inserisce nella logica di far conoscere e far trovare spazi al di fuori del Lodigiano e della regione, le nostre tradizioni, i nostri prodotti tipici, oltre che le nostre capacità artigianali o quelle del comparto lattiero caseario, solo per citare alcune eccellenze lodigiane. – Dichiara il sindaco di Codogno Francesco Passerini – E’ un modo come un altro per “esportare” il nostro territorio, la nostra realtà ricca di risorse, fuori dai propri confini, cosa che in passato non si è mai saputo o voluto valorizzare. Siamo orgogliosi di essere i precursori di questo tipo d’iniziativa: una grande ed esclusiva opportunità che porta a conoscenza di migliaia e migliaia di visitatori il nostro territorio, la Bassa e di conseguenza il Lodigiano e le sue immense potenzialità. Ancora una volta in questa direzione Codogno si manifesta in una veste pionieristica».

Il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti ha dichiarato che «Questa è un’occasione per Lerici di aprire finestra importante nel Lodigiano, una provincia di grandi capacità produttive e commerciali, noi invece che offriamo servizi turistici abbiamo la necessità e capiamo l’importanza di rapportarci con una realtà che poi fruisce di ciò che noi proponiamo. Si tratta di quel tipo di turismo a cui noi facciamo riferimento, un turismo di qualità. Attraverso anche questa mostra vogliamo ricordare quelle che sono le nostre radici, quali sono i valori dei nostri territori e tutto ciò cha attiene al nostro mare, al nostro golfo dove anche la cantieristica industriale e privata è molto importante, con i marchi più importanti del mondo. E’ un golfo molto particolare che necessariamente deve avere legami con altri territori, come il Lodigiano e la Pianura, che hanno sempre dato all’Italia un ruolo di protagonista nel mondo».

 

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