By Published On: 17 Giugno 2017Categories: Cultura e Sport

Capolavoro Amatori: Forte battuto 6-1 e scudetto che si giocherà martedì in gara 5

L’Amatori con una prova tutto cuore batte il Forte 6-1 e si guadagna la finalissima di martedì al Palaforte.
Dove trovino le energie i giocatori di Nuno Resende è argomento da scienziati. I giallorossi macinano hockey per 50′, con una coralità incredibile. Difesa, accelerazioni, letture perfette e giocate d’alta scuola.
Il Forte invece è un lontano parente della squadra vista nei 100′ giocati in Versilia, con un primo tempo di buonissimo livello ed una ripresa senza acuti. Ne è testimone il fatto che i toscani non siano riusciti mai a segnare su azione, colpendo un paio di clamorose traverse consecutive ad inizio ripresa, nell’unico reale pericolo della ripresa.
Anche in questo caso, è valsa la regola del “primo che segna, vince”, una strana consuetudine per questa disciplina e con un equilibrio che ha regnato in ogni turno di playoff.
La partita

Cocco e Ambrosio esultano: per loro prestazione stellare (foto Mirabile)

Cocco e Ambrosio esultano: per loro prestazione stellare (foto Mirabile)

Primo vero pericolo per la difesa giunge al 4′: Cocco scalda i motori prima servendo un assist d’oro su cui colpisce Illuzzi al volo, ma Gnata compie il primo miracolo di serata; poi recupera la ribattuta e colpisce la traversa interna.
Un minuto più tardi il punteggio si sblocca: missile su punizione di capitan Illuzzi e Palacastellotti che esplode. È partita vera, caldo ed emozioni creano un mix di adrenalina quasi surreale.
Fronte sbaglia un fischio contro il Lodi in due contro uno in campo aperto, fermando il gioco assegnando un fallo di squadra al Forte per simulazione. Nell’economia generale, questo errore grossolano favorirà il Lodi, che potrà accedere al tiro diretto per il decimo fallo dopo 10′ della ripresa.
Gli uomini di Resende sembrano trovarsi a meraviglia: al 10′ progressione sulla destra di Ambrosio e tocco di biliardo che mette in buca d’angolo una perla di rara precisione firmando il 2-0
Ambrosio è indiavoato e 3′ più tardi lancia in campo aperto Cocco, Gnata chiude il palo destro. Le difese si aprono, Torner, apre troppo il rovescio dopo aver sbilanciato Gnata e fallisce la rete che potrebbe riaprire il match.
A dar sicurezza ai padroni di casa ci pensa Català, che si allunga alla Buffon su un altro rovescio velenoso di Torner, in un confronto diretto vinto dal portiere di Reus. Il Lodi è vive una fase di affanno, mentre Bresciani ruota i suoi con precisione svizzera.
Gran parte dei pericoli giallorossi giungono dal bastone di Cocco, che sembra aver energie inesauribili: il ragazzo di Valdagno è un pericolo costante, grazie ad tocco di palla sopraffino e ad un’eleganza senza eguali nel panorama giovanile moderno.
Il primo tempo vive un sussulto a 6 secondi dalla fine: Fronte fischia un fallo di pattino e Orlandi firma il 2-1.
Ci si aspetta una ripresa con il Lodi vittima di un contraccolpo per la rete versiliese, invece i giallorossi hanno tanta testa è un grande carattere. Il momento migliore il Forte lo vive al 7′, con Torner che questa volta non trova Català sulla sua strada, ma la traversa, colpita in due occasioni in 10 secondi.
Il caldo rende l’ambiente asfissiante, Romero lavora per aggiustare la mira, ma non entra mai in partita, mentre Cocco prova a sgusciar da ogni parte. Illuzzi ha tanto coraggio e perfetta cognizione della situazione: così punta la balaustra e va a prendersi il decimo fallo.
Sul dischetto si presenta Cocco, che ubriaca Gnata, deliziando una palazzetto che esplode svuotandosi in un amen di tutta la pressione accumulata.

VIDEO: La rete del 3-1 di Giulio Cocco
Al 15′ doppio blu a Ambrosio e Romero, mentre Resende chiama time out a 6’38” dalla fine. Un gesto che cambia definitivamente volto al match: al rientro l’Amatori vola sul 4-1 con tre passaggi chiusi da Platero che appoggia la sfera morbida sotto l’incrocio di Gnata.

Il Forte non reagisce e i giallorossi sembrano invasati. Romero stende Ambrosio a palla lontana e prende il blu: sul dischetto va Ambrosio che fra secco Gnata. L’italoargentino sembra esser tornato il giocatore bellissimo e fantasioso che tutti ricordano, così il 6-1 ha il sapore della definitiva liberazione.
Ora tutto si giocherà in 50 minuti, come in una finalissima, martedì al Palaforte.

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