Di Pubblicato il: 21 Ottobre 2025Categorie: Lettere

Lettere – Manovra 2026: immobilismo strategico, iniquità sociale. Il governo volta le spalle al paese reale

Lodi, 21 ottobre 2025 – La manovra finanziaria per il 2026 presentata dal Governo è un atto di immobilismo economico e di profonda iniquità sociale. Lungi dall’essere una legge di bilancio con prospettive future, si configura come una serie di misure limitate e incoerenti che non affrontano le emergenze reali del Paese. Come Movimento Civico “Ama il tuo Paese” denunciamo una Manovra inconsistente, inconcludente e senza visione, che colpisce il ceto medio-basso per finanziare scelte politiche discutibili.

1. CARENZA DI RISORSE E DANNI ECONOMICI

Questa Manovra non offre certezze. Permane la più totale incertezza sulle coperture necessarie. La maggioranza si è divisa sul contributo straordinario delle banche, proponendo una soluzione volontaria e difficilmente efficace (una tassa ridotta del 27,5% in cambio di una redistribuzione in dividendi). Gli stessi annunci continui su questo tema hanno già penalizzato i mercati, provocando perdite agli investitori e, di conseguenza, riducendo l’imposta sui guadagni di borsa (capital gain): un meccanismo che sta producendo più danni che benefici.

Inoltre, il Governo sceglie di aumentare l’IRAP, una misura in controtendenza rispetto alla promessa di superamento di questa imposta, dimostrando di scaricare altrove il costo del proprio immobilismo.

2. LA RIFORMA FISCALE È UN’ILLUSIONE: LAVORATORI E PENSIONATI TRADITI

La Riforma fiscale è estremamente limitata e iniqua. La riduzione dell’aliquota al 33% fino a 50.000 euro produce un beneficio fiscale molto limitato per il cosiddetto ceto medio, già colpito duramente dal drenaggio fiscale (fiscal drag) e dall’inflazione.

  • Lavoratori a Basso Reddito Dimenticati: Per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, ovvero la maggioranza della forza lavoro, non è previsto nessun beneficio diretto. Il taglio IRPEF, sbandierato come sostegno alle famiglie, li lascia completamente a bocca asciutta.

  • Pensionati Abbandonati: Per i nostri pensionati l’aumento delle pensioni minime è un gesto modesto e del tutto insufficiente a fronte del carovita. La maggior parte di coloro che hanno contribuito per una vita non vedrà un solo euro in più sul proprio assegno.

Questa Manovra non promuove l’equità e la giustizia sociale, anzi, la peggiora.

3. NESSUNA VISIONE: TAGLI A COMUNI, PNRR E FUTURO

La Manovra è silente sull’investimento strategico e conferma l’assenza di una politica industriale adeguata.

  • PNRR e Comuni: Il Governo ammette i ritardi nell’attuazione del PNRR, ripiegando su modifiche tardive e inefficienti. Il dato più grave è il taglio alle risorse per i Comuni, che si riflette sulla spesa corrente e sulla capacità di spesa dei fondi PNRR. Questo ha portato al crollo dei bandi per asili nido e scuole per l’infanzia, infrastrutture essenziali per lo sviluppo economico e sociale. Secondo le stime di Banca d’Italia, un aumento dell’occupazione femminile (facilitata dagli asili nido) al 60% farebbe crescere il PIL del 7%; il Governo, di fatto, rinuncia a questo potenziale.

  • Investimento Zero: Non sono previste misure fiscali intelligenti e responsabili per favorire istruzione, ricerca e digitalizzazione tecnologica. Non c’è alcun intervento volto a premiare il lavoro o ad evitare l’emigrazione all’estero di imprese e giovani laureati.

In compenso, si stanziano 3,5 miliardi in più per le spese militari, spese concordate in sede NATO per compiacere partner internazionali, sottraendo risorse preziose a settori vitali.

4. SANITÀ E LAVORO: UN DIRITTO CHE DIVENTA LUSSO

La Sanità pubblica è abbandonata a sé stessa: le risorse aggiuntive, pur presenti, sono assolutamente insufficienti a fronteggiare la crisi strutturale. Gli italiani saranno ancora costretti a rivolgersi al privato, trasformando il diritto alla salute in un lusso per pochi.

Sul Lavoro, l’impegno è nullo:

  • Non ci sono provvedimenti strutturali per combattere la precarietà, i bassi salari e la disoccupazione giovanile che dilaga, mentre gli occupati sono sempre più over 50.

  • Il Governo non interviene con una lotta abile ed efficace al lavoro nero e preferisce promuovere l’ennesima rottamazione delle cartelle invece di contrastare seriamente l’evasione fiscale.

LA NOSTRA RICHIESTA: CAMBIARE ROTTA ORA

Questa manovra alimenta diseguaglianze e conferma l’immobilismo economico del Paese.

Il nostro auspicio è che il Parlamento abbia un sussulto di responsabilità e la volontà di modificare profondamente questa impostazione. Chiediamo che si intervenga immediatamente per:

  1. Rendere il Fisco Equo: Estendere i benefici IRPEF a partire dai redditi di 20.000 euro lordi e abbandonare le misure di pacificazione fiscale a favore di una seria lotta all’evasione.

  2. Salute e Lavoro: Aumentare in modo strutturale il Fondo Sanitario Nazionale e introdurre provvedimenti di Legge per contrastare la precarietà e i bassi salari.

  3. Investimento sul Futuro: Ripristinare le risorse per i Comuni e sbloccare gli investimenti essenziali del PNRR per lo sviluppo di asili nido, istruzione e ricerca.

“Ama il tuo Paese” continuerà a battersi per una giustizia sociale reale e per politiche economiche che mettano al primo posto il benessere di tutte le famiglie e il futuro della Nazione.

Domenico Ossino
AMA IL TUO PAESE – Movimento Civico Lodi