Lettere – Fotovoltaico selvaggio: il Lodigiano non può essere sacrificato

Il Movimento Civico AMA IL TUO PAESE lancia un grido d’allarme sulla deriva che sta travolgendo le nostre campagne lodigiane sotto il peso di una “transizione energetica” che, nei fatti, sta devastando territori, economia agricola e paesaggio. Siamo di fronte a un’aggressione sistematica, mascherata da ambientalismo, che colpisce in particolare le comunità di Codogno, Casale, Terranova dei Passerini, Montanaso, Mulazzano, Santo Stefano, San Fiorano, Maleo e Corno Giovine (sulla stampa oggi): primi tasselli di un mosaico che rischia di estendersi inesorabilmente a tutto il Lodigiano.
La diffusione indiscriminata di impianti fotovoltaici a terra rappresenta una minaccia concreta e immediata alla nostra identità agricola. Ettari di risaie e seminativi stanno scomparendo, sostituiti da distese di pannelli che rendono i suoli inservibili per anni, alterano irreversibilmente gli ecosistemi locali e impoveriscono la biodiversità. In cambio? Un business milionario che arricchisce pochi e lascia i territori in rovina.
Nel Lodigiano, agricoltori vengono spinti – o incentivati economicamente – a lasciare incolti i campi. Ma cosa ne sarà tra dieci o vent’anni, quando quei terreni, compromessi dai pannelli e contaminati da metalli pesanti e sostanze tossiche, non potranno più essere recuperati? È questo il futuro che vogliamo?
Noi diciamo no. Non siamo contrari alle energie rinnovabili in quanto tali, ma a una gestione miope e predatoria che non considera le vere esigenze dei territori. È inaccettabile che si imponga il fotovoltaico su terreni agricoli fertili mentre aree dismesse, tetti industriali e chilometri di infrastrutture stradali restano inutilizzati.
Il nostro movimento chiede:
– Una moratoria immediata sull’installazione di impianti fotovoltaici a terra su suolo agricolo.
– L’obbligo di installazione su superfici artificiali: tetti di capannoni, aree industriali dismesse, spazi lungo autostrade, tangenziali e raccordi.
– Trasparenza nei contratti e informazione chiara ai cittadini e agli agricoltori.
– Inclusione dei costi di smaltimento nei piani di incentivazione.
– Tutela delle produzioni locali e della sicurezza alimentare nazionale.
L’art. 9 e l’art. 41 della Costituzione, modificati nel 2022, sanciscono che la tutela dell’ambiente è un principio fondamentale. Ma oggi, sotto l’apparente veste della “green economy”, si consuma una delle più grandi contraddizioni: la distruzione dell’ambiente agricolo per una tecnologia che si sta rivelando fallimentare sul piano ambientale, economico ed energetico.
Invitiamo le istituzioni, le associazioni e i cittadini a un confronto serio, libero da ideologie e interessi lobbistici. Serve una visione nuova, locale, concreta. Noi siamo pronti a far sentire la nostra voce, con coraggio e responsabilità.
Movimento Civico – AMA IL TUO PAESE
Ferdinando Mascherpa – Domenico Ossino
Lodi, 8 maggio 2025