By Published On: 16 Aprile 2014Categories: Fuori Provincia

Costosi farmaci rubati: arrestati i committenti di numerose rapine a mano armata. Medicinali invendibili smaltiti in fogna

La squadra mobile della Questura di Lodi lo scorso ottobre portò a termine l’operazione “Grande Mela”, che ha consentito di disarticolare una pericolosa associazione a delinquere, composta da 20 persone, da anni operanti in tutto il Nord Italia e dedita in pianta stabile a rapine con uso delle armi nei confronti di autotrasportatori di prodotti farmaceutici (anche di tipo oncologico) ed elettronici (di marchi quali Apple, HP, Acer, Panasonic) che partivano dalle logistiche della provincia di Lodi.

Due giorni fa, sono stati eseguiti ulteriori tre arresti nei confronti di tre campani. I primi due residenti in provincia di Salerno, ritenuti i committenti-acquirenti dei prodotti farmaceutici, il terzo, residente a Tribiano, ritenuto il fornitore dell’apporto logistico della banda sul territorio di Settala.

Nel corso delle indagini è emerso come S.G. e B.E. residenti rispettivamente a Corbara e Cava dei Tirreni, fossero dei veri e propri esperti di prodotti farmaceutici (avevano lavorano nel settore in passato) e disponevano di grandi somme di denaro contante per l’acquisto delle merci rubate purché si trattasse di prodotti di valore elevato, poiché utilizzati in oncologia per la cura di gravi patologie.

I farmaci, una volta acquistati, venivano reintrodotti in mercati clandestini senza rispettare alcuna precauzione riguardo la conservazione, con potenziali danni per la salute dei consumatori.

I farmaci liquidi non commerciabili venivano smaltiti direttamente nelle fognature pubbliche, mentre quali solidi venivano abbandonati in discarica o bruciati.

Durante la perquisizione sono stati ritrovati 55mila euro in contanti.  Nessuna traccia, invece, dei farmaci, verosimilmente già immessi nel circuito illegale, tranne alcune confezioni di Viagra che i due conservavano nelle loro abitazioni.

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