By Published On: 13 Agosto 2014Categories: Fuori Provincia

Delitto Manesco, confermati arresti per Civardi e Grassi. Nel Lodigiano non è il primo caso simile

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Gianluca Civardi e Paolo Grassi, i due trentenni, il cui arresto è stato confermato, accusati del brutale omicidio del professore Adriano Manesco. Nel frattempo gli inquirenti hanno anche acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della stazione di Lodi, immagini in cui si vedono i due uomini con due valige e due sacchetti. I reati che vengono loro contestati sono quelli di omicidio aggravato, rapina e occultamento di cadavere. Un altro particolare che è emerso dalle analisi della Scientifica è che i polpastrelli del professore sono stati abrasi, per far sì che non si potessero rilevare le impronte digitali. “In tanti anni di carriera non ho mai assistito a un omicidio così feroce”. Queste le parole del pm Antonio Colonna che coordina le indagini sull’omicidio.

Nel Lodigiano però, non è la prima volta che viene ritrovato un corpo fatto a pezzi: nel 2011, un ciclista di Piacenza aveva rinvenuto il cadavere di un uomo lungo il Lambro, a Orio Litta. Nel 2007, a Inverno e Monteleone, nel Pavese ma pur sempre a pochi chilometri dal Lodigiano, era stato ritrovato un altro cadavere. In entrambi i casi i corpi erano stati sezionati e privati di mani e testa. Coincidenze o qualcosa di più?

 

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