Arrestato spacciatore marocchino, nascondeva oltre 800 gr di cocaina
Bonate di Sopra (BG): Arrestato per spaccio di sostanza stupefacente. Deteneva oltre 800 grammi di cocaina.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lodi nella mattinata di sabato 20 giugno, coadiuvati dai carabinieri di Ponte San Pietro (BG) e da due unità cinofile dei Nuclei Cinofili di Orio al Serio (BG) e Casatenovo (LC), hanno arrestato M.E.A. cittadino di nazionalità marocchina 35 enne poiché trovato in possesso di 870 grammi di cocaina e la somma in contanti di circa 14.000 euro, frutto dell’attività di spaccio.
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Lodi sono arrivati all’individuazione dell’arrestato attraverso informazioni acquisite nell’ambiente degli assuntori di stupefacenti del Lodigiano e quando nella mattinata dello scorso 20 giugno sono entrati nell’abitazione del marocchino, a Bonate di Sopra, hanno avuto conferma di quanto sospettato.
All’arrivo improvviso dei militari, M.E.A. ha provato subito a disfarsi della droga che aveva in casa gettandola nello scarico del water, manovra che non è andata a buon fine poiché i militari dopo aver avvertito il rumore dello scarico e verificato nel water trovavano una dose confezionata di cocaina rimasta a galla nel sanitario e quindi, con l’ausilio di personale di una società di spurghi, sono riusciti a recuperare nelle condotte dello scarico un involucro contenente 50 dosi confezionate di cocaina, del peso complessivo di grammi 50. Nell’abitazione sono stati ritrovati nascosti in un armadio la somma in contanti di 14.000 euro, in banconote di diverso taglio, provento dell’attività di spaccio.
Ma il grosso della droga, l’arrestato l’aveva occultata in un suo garage/deposito nel Comune di Bonate di Sotto, dove i militari ritrovato 820 grammi di cocaina suddivisa in pacchetti da 100, 50 e 20 grammi, pronta per essere venduta ad altri spacciatori. La droga è stata rinvenuta grazie all’ausilio delle unità cinofile con i cani antidroga “Ocsi” ed “Ike”.
L’arrestato si trova ora al carcere di Bergamo a disposizione della Procura della Repubblica.