By Published On: 19 Settembre 2012Categories: Attualità

Riprende l’attività dei sommelier lodigiani. Intervista a Carlo Milani

ìCon l’avvio del 1° Livello del Corso per Aspiranti Sommelier, previsto per il 28 settembre, riprenderà l’attività della delegazione A.I.S. di Lodi. A tal proposito abbiamo voluto porre alcune domande al Delegato per la Provincia di Lodi, Carlo Milani (qui ripreso in una foto durante un evento) in merito all’attività e alle iniziative previste per il prossimo anno.

Quali finalità si propone l’AIS.?

Guardi, le nostre finalità sono molto semplici, e le possiamo dividere in due grossi filoni, entrambi riguardanti “la cultura del vino”. Il primo, che potremmo definire la finalità istituzionale, riguarda la formazione e la didattica, e si concretizza con l’organizzazione di Corsi per “ASPIRANTI SOMMELIER”, attuati in tre distinti livelli. La seconda invece è quella che potremmo definire più accessibile e divulgativa della cultura del vino di qualità, del bere sano, ma, soprattutto del “bere responsabile”, con iniziative aperte a tutti gli appassionati, Sommelier e non.

Ci può tracciare un bilancio sull’attività dell’Ass.ne nel corso di questi ultimi anni?

Non è assolutamente semplice né facile tracciare un bilancio, anche schematico e sommario, su quanto finora realizzato dalla Delegazione. Si sono alternati nel corso degli anni “ momenti di tranquillità” a momenti di “grande vivacità” partecipativa, legati anche ad aspetti, diciamo così, congiunturali. Ora siamo, senza presunzione, in un momento che definirei di “vivacità”: la Delegazione ha effettuato delle precise scelte in merito alla qualità degli eventi e delle degustazioni proposte, raccogliendo, a livello partecipativo ampi e lusinghieri consensi.

Quali le  iniziative e le proposte per il prossimo anno?

Partirà il 1° livello del corso per Aspiranti Sommelier per il quale stiamo raccogliendo le adesioni, mentre le attività, diciamo pubbliche, sono già state programmate: nell’arco dei mesi autunnali, Ottobre/Dicembre, avremo tre iniziative, con un occhio rivolto sempre alla qualità, e con l’altro teso ad un realistico contenimento dei costi, avendo come obiettivo, per ogni evento, il pareggio tra entrate ed uscite, non avendo l’Ass.ne né finalità di lucro, né, benefattori che…… ripiantano. Delle singole iniziative daremo comunicazione a suo tempo attraverso gli organi di stampa locali.

Quali sono le difficoltà che più frequentemente si incontrano?

Le attuali e più evidenti difficoltà sono, attualmente, anche legate alla difficile situazione economica generale, che induce le famiglie  ad eliminare quanto  ritenuto superfluo. Tale criticità investe tanto la didattica quanto gli eventi e le degustazioni, anche se l’interesse rimane sempre alto. Dovremo assolutamente porci il problema, almeno per i Corsi, di valutare una contrazione dei costi.

Come risponde il territorio “Lodigiano” alle proposte?

Il territorio della Delegazione, anche se risponde vivacemente, non è tra quelli di facile gestione. Le iniziative devono sempre calibrate e studiate, soprattutto a livello di qualità: mi verrebbe da dire che il nostro è sì un territorio di appassionati, ma di appassionati dal “ fine palato “. Alterniamo spesso semplici degustazioni con incontri di studio, di approfondimento e di ricerca enologica. Contiamo molto sul “passa parola” e sui rapporti personali.

E la valorizzazione del Territorio come  è presente nei vostri progetti?

Sempre nei limiti del possibile, e tenendo presente che nessuno dei soci è Sommelier a tempo pieno e con interessi “nell’enomondo”, ma che tutti i soci impegnati svolgono una loro attività lavorativa, cerchiamo, come Lodigiano e come Lombardi, di valorizzare i prodotti della nostra terra, sempre  proponendo in abbinamento ai vini in degustazioni, i prodotti di eccellenza del nostro territorio.

Oltre “cultura del vino”,  che cosa trova spazio nelle vostre iniziative? Vino e basta?

Assolutamente no! Anche l’aspetto sociale e benefico ha sempre trovato posto in tutte le nostre iniziative. Ogni anno, in occasione del Natale e della consueta cena di fine anno, raccogliamo tra i presenti o con sottoscrizione a premi, o con “ la messa all’asta” di Vini molto particolari e ricercati, offerti dai Soci, dei fondi che vengono poi destinati a finalità benefiche e sociali attive sul territorio Lodigiano. Ultimamente ne hanno beneficiato prima l’ALAO e successivamente l’ABIO.

Un’ultima domanda: rapporti e collaborazione con Enti ed Istituzioni?

Guardi questo è un ambito su cui potremmo discutere all’infinito. Fino allo scorso anno abbiamo offerto collaborazione e servizio per la realizzazione dell’evento “ARTE E VINO”, ormai diventato un classico appuntamento per il territorio. Lo scorso anno abbiamo anche garantito, per i ristoranti che lo richiedevano, il sevizio al tavolo dei Sommelier nel corso di alcuni momenti della “Rassegna della Cucina Lodigiana”. In tale ambito la nostra disponibilità è e sarà sempre massima. Occorre però che anche il mondo della ristorazione collabori per una reale ricerca della proposta di qualità nella scelta dei vini in abbinamento: la qualità richiama il turista e l’intenditore, e, volendo citare Davide Paolini, stuzzica il gastronauta e l’enonauta. Diversamente faremo solo…. quantità e numeri a basso prezzo, senza alcuna reale valorizzazione del territorio. Mi lasci concludere con due ultimi cenni: primo ringraziando tutti i Sommelier della Delegazione che con me collaborano per la buona  riuscita delle iniziative, secondo, sperando di poterLa vedere presente ad uno dei nostri prossimi eventi.

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