By Published On: 10 Giugno 2017Categories: Attualità

Pedrazzini in ospedale a Lodi: «Non ci saranno chiusure, l’attività torna alla normalità»

Lodi – “Non è in atto nessuna razionalizzazione che comporti la chiusura dei servizi o degli ambulatori di oncologia, né a Lodi né a Casalpusterlengo: la situazione che ho potuto riscontrare questa mattina, dopo un confronto con il Direttore generale dell’Asst Giuseppe Rossi e con il primario di medicina-oncologia Luciano Fugazza, è rassicurante”. Così Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia e Coordinatore del Dipartimento Sanità di Forza Italia Lombardia, dopo il sopralluogo di oggi all’Ospedale Maggiore di Lodi.

“Nei giorni scorsi ho raccolto dalla stampa e da alcuni operatori delle preoccupazioni riguardanti il servizio di oncologia, in particolare con riferimento agli ambulatori, e per questo, anche in funzione delle mie responsabilità, ho deciso di verificare personalmente la situazione – ha spiegato Claudio Pedrazzini -. Ci sono stati imprevisti organizzativi che hanno rallentato la pianificazione di alcune visite di controllo, che non riguardano assolutamente le attività delle terapie e il trattamento della fase acuta dei pazienti oncologici: non ci sarà nessuna chiusura né ridimensionamento del servizio. Il problema si è manifestato per la carenza di medici e per la necessità di rispettare correttamente tutte le procedure di legge per la sostituzione di quelli mancanti. Una maternità a febbraio e lo spostamento di un medico alle cure palliative, ha costretto l’Azienda a cercare nuove figure professionali, prendendo atto che in graduatoria non ce n’erano. Così è stato bandito un concorso, ma gli unici 2 medici qualificati che erano stati trovati hanno rinunciato inaspettatamente appena prima di entrare in servizio. Proprio oggi mi hanno informato che un medico dell’ospedale di Bergamo ha accettato l’incarico per ripristinare nell’immediato l’attività ambulatoriale. Nel frattempo si procederà con un altro bando, fra un mese, quando sarà terminata l’attività delle scuole di specialità e si potrà selezionare il personale tra i nuovi medici qualificati. Purtroppo – ha concluso il Presidente Pedrazzini – le scuole di specialità in Italia hanno numeri molto limitati rispetto alle necessità, a differenza di quanto accade in altri Paesi come le Francia, dove la selezione viene fatta solo in ingresso alla facoltà. E da noi questa sofferenza è condivisa anche in altre aree mediche oltre all’oncologia, così come in altre Aziende sanitarie oltre a quella di Lodi. Ringrazio il Direttore generale e il primario di medicina per l’impegno a risolvere tempestivamente il problema”.


 Il Presidente Claudio Pedrazzini ha anche fornito il quadro degli investimenti degli ultimi mesi sugli ospedali del territorio:

 Maggio 2016

4.200.000 euro ASST di Lodi per razionalizzazione e adeguamento Dipartimento materno infantile dell’Ospedale Maggiore di Lodi.

Agosto 2016

1.392.000 euro all’ASST di Lodi per adeguamento norme prevenzione incendi dell’Ospedale Maggiore di Lodi.

Febbraio-Marzo 2017

2.300.000 euro per acquisto risonanza magnetica, angiografo e altre attrezzature.

Maggio 2017

7.760.000 euro per ASST di Lodi  per finanziamento di progetti di ristrutturazione di reparti, adeguamento alle normative sulla sicurezza, ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi, così ripartiti:

1.200.000 per antincendio Ospedale di Codogno

730.00 euro per ampliamento area pronto soccorso Ospedale Maggiore di Lodi

1.650.000 euro per adeguamento farmacia ospedaliera Ospedale Maggiore di Lodi

4.180.000 euro per ristrutturazione aree day hospital, centro emotrasfusionale, laboratorio di microbiologia e morgue Ospedale Maggiore di Lodi.

383.000 euro di contributi “indistinti” ASST di Lodi per altri interventi su tutti gli ospedali.

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