By Published On: 23 Maggio 2017Categories: Attualità

Parco Adda Sud campione di biodiversità con oltre duemila specie di flora e fauna

 

Oltre duemila specie di piante, fiori, insetti, uccelli e mammiferi fra Lodi e Cremona. E’ quanto emerge dai risultati del monitoraggio del Parco Adda Sud in occasione della Giornata della biodiversità che si celebra oggi 22 maggio in tutto il mondo. Sui 24mila ettari protetti lungo l’asta dell’Adda trovano ospitalità 300 specie fra uccelli e mammiferi, 1.400 varietà fra piante, fiori e funghi, 50 specie di pesci, oltre 40 varietà di farfalle, 21 specie di anfibi e rettili, quasi 300 tipologie di insetti. Anche se cresce la preoccupazione per passeri, “in calo del 10-20% a seconda delle zone, in tutta la Lombardia” spiega Riccardo Groppali, consulente scientifico del Parco Adda Sud.

“Noi – afferma Silverio Gori, Presidente dell’ente di tutela – continueremo a impegnarci per difendere tutte le specie presenti nei nostri confini e questo lo facciamo sia con l’attività delle nostre guardie ecologiche volontarie, sia con iniziative di informazione e di educazione ambientale che parte dalle scuole e arriva alle famiglie”. Anche per questo negli ultimi sette anni, il Parco Adda Sud ha coinvolto oltre diecimila bambini nelle sue attività e ha pubblicato libri dedicati a flora e fauna dei suoi territori.

Testi come quello di 300 pagine dedicato ai fiori, con foto a colori e testi in italiano e in inglese per descrivere 70 varietà, dalle più comuni a quelle più curiose, ad esempio: il “soldato galante” (una specie di mini margherita che nasce sui bordi dei sentieri) alla “saponaria” le cui radici un tempo erano usate per ricavarne un detergente naturale. Oppure il libro di 180 pagine dedicato al “Regno degli aironi” nel Parco Adda Sud che racconta di centinaia di esemplari, decine di punti di osservazione e quattro siti di nidificazione (la Garzaia del Mortone e la Cascina del Pioppo fra Zelo Buon Persico e Cervignano, la Zerbaglia di Turano Lodigiano e l’Adda Morta a Pizzighettone).

“Il Parco – conclude Gori – è un sistema vivo dove la biodoversità gioca un ruolo fondamentale e dove l’attività umana può dare un utile contributo alla difesa della Natura, come ad esempio è avvenuto con il pronto soccorso idrico alla Morta di Cavenago che rischiava di asciugarsi a causa della carenza di pioggia e sulla quale siamo intervenuti grazie a un’azione coordinata fra Parco, agricoltori e Consorzio Muzza”.


Casanova sindaco Lodi

 

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