By Published On: 26 Aprile 2018Categories: Attualità

Ospedale Codogno. Entro l’anno 20 posti letto per unità riabilitazione cardiologica

“Quello di Codogno e’ un importante presidio di riferimento per tutto il sud lodigiano. Regione Lombardia ne e’ consapevole e per questo non e’ nostro obiettivo depotenziarlo, bensi’ valorizzare la sua vocazione di ospedale per acuti. Lo abbiamo dimostrato concretamente investendo 1.953.000 euro, solo nel periodo 2015- 2017, per interventi di riqualificazione edilizia e tecnologica”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa, organizzata, questa mattina, all’ospedale di Codogno (Lodi), alla quale era presente in rappresentanza del territorio l’assessore regionale alla Protezione Civile e Territorio Pietro Foroni e il sindaco di Codogno Francesco Passerini.

POTENZIAMENTO – “Oltre a valorizzare la sua naturale vocazione – ha spiegato l’assessore – intendiamo potenziare la sua attrattivita’ mettendo in campo una serie di attivita’ finalizzate alla presa in carico del paziente nella fase post-acuta e cronica”.

CRONOPROGRAMMA – “Per fare cio’ – ha proseguito -avvieremo entro dicembre 2018 l’Unita’ di Riabilitazione Cardiologica con 20 posti letto, entro settembre 2018 il servizio Pneumologico e la trasformazione del presidio in centro-hub per la gestione del Piede Diabetico. Attraverso una riorganizzazione del Blocco operatorio alcune attivita’ chirurgiche di elezione a medio-bassa intensita’, saranno inoltre trasferite a Codogno dal presidio di Lodi. Infine, ed infine entro l’autunno 2018 sara’ attivata la Scuola di formazione in ecocardiografia”.

PUNTO NASCITA –  In riferimento alla sospensione del Punto Nascita l’assessore ha spiegato che “e’ dovuta alla carenza di pediatri e ginecologi che ha dimensioni nazionali, non solo regionali. In Lombardia dal 2018 al 2020 – ha rimarcato Gallera – si prevede che degli 898 pediatri e 789 ginecologi ora in servizio andranno in pensione nel prossimo biennio 250 pediatri e 300 ginecologi. Se si considera che annualmente gli ingressi nelle scuole di specializzazione sono rispettivamente 56 per pediatria e 51 per ginecologia, si puo’ ben comprendere quale sia l’entita’ del fenomeno”.

PERCORSO NASCITA – “Alla luce di questa situazione – ha sottolineato il titolare regionale della Sanita’ – stiamo predisponendo un progetto per garantire comunque alle gestanti un’assistenza costante per tutto il percorso nascita pre e post parto”.

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