By Published On: 27 Aprile 2018Categories: Attualità

Ospedale Codogno 3. Pedrazzini: «Gallera conferma l’attenzione di Regione, bene coinvolgimento sindaci del territorio»

LODI, 26 APRILE 2018 – “L’attenzione che Regione Lombardia riserva al territorio e all’ospedale di Codogno è dimostrata dalla presenza oggi in città dell’assessore al Welfare Gallera, che è intervenuto insieme al direttore generale della Sanità Daverio e al direttore dell’Asst Rossi per accertarsi di persona della situazione, ma anche per rassicurare operatori e cittadini sul fatto che il presidio non sarà ridimensionato, ma anzi potenziato con una serie di nuovi servizi. Soprattutto, però, l’incontro è stato importante perché ha permesso ai sindaci del circondario di approfondire la situazione e di condividere le ragioni tecniche, e non politiche, che hanno determinato la chiusura provvisoria del punto nascita: il coinvolgimento degli amministratori è fondamentale su temi come la pianificazione dei servizi e le scelte di indirizzo strategiche, anche per far arrivare il maggior numero di informazioni corrette ai cittadini. Così come è importante il coinvolgimento dei sindacati su decisioni che hanno a che fare con l’organizzazione e la qualità dei servizi”. Lo ha detto Claudio Pedrazzini, deputato e coordinatore del Dipartimento Welfare di Forza Italia regionale, al termine della visita dell’assessore regionale Gallera a Codogno.

“La sospensione del punto nascita è causata da problemi che non sono di Codogno e dell’Azienda di Lodi, ma sono condivisi dalle altre realtà regionali e a livello nazionale, e cioè la mancanza di medici specialisti che possano garantire interventi in piena sicurezza. Ecco perché tra maggio e giugno, Regione Lombardia emanerà un piano di indirizzo per i concorsi che verranno banditi per l’assunzione di nuovi medici, ai quali sarà chiesto di impegnarsi anche al di fuori degli ospedali maggiori e di dedicare parte del loro lavoro ai presidi sul territorio. L’assessore Gallera ha poi preso tutta un’altra serie di impegni molto importanti: arrivare a 20 posti letto di riabilitazione cardiologica da far gestire da realtà esterne, proprio perché al momento manca il personale assunto direttamente; sul fronte pediatrico, si dovrà valutare una collaborazione con la Maugeri; verranno avviati, inoltre, un punto di erogazione del servizio di pneumologia, un hub del “piede diabetico” a gestione infermieristica e una scuola di eco-cardiografia. Su tutti questi temi è importante la definizione di un vero e proprio cronoprogramma, che dovrà essere verificato puntualmente, per rispetto verso i cittadini e nei confronti della professionalità del personale coinvolto”.

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