By Published On: 27 Gennaio 2016Categories: Attualità

Nasce la maxi unione dei comitati lodigiani per l’ambiente. Primo incontro sui fanghi in agricoltura

L’unione fa la forza: al via gli Stati Generali dell’Ambiente, piattaforma comune fra tutti i comitati lodigiani, a tutela e difesa del paesaggio e del territorio. La piattaforma, presentata questa mattina a Lodi, si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni volontarie die Comitati e delle Associazioni aderenti, si prefigge di organizzare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali che abbiano il potere di intervenire per garantire la tutela del diritto alla salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente.

Fanno parte, per ora, della rete: il comitato No Tem di Casalmaiocco, comitato Ambiente di Vidardo, Associazione VivaAmbiente Onlus di Castelnuovo, comitato Salvambiente di Cervignano, comitato No Ampliamento Discarica di Cavenago, comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano di Cornegliano, comitato No Logistica di Livraga, comitato Green L.V. di Lodi Vecchio, comitato La Bassa pulita dall’Adda al Po di Meleti e comitato Partecipazione Ambiente Salute di Tavazzano.

La prima uscita pubblica organizzata in sinergia è in programma venerdì 5 febbraio alle ore 20, nella sala comunale in via Cavour 6 a Castelnuovo Bocca d’Adda. Si parlerà dei fanghi in agricoltura. Un argomento sempre molto attuale per il Lodigiano. Interverranno Alberto Zoletti, portavoce M5S alla Camera, Avv. Paolo Brambilla, presidente WWF Lombardia, Stefano Guerciotti, sindaco di Pieve Fissiraga e Alessandro Rota, presidente Coldiretti Mi-Mb-Lo. Per info: NoFanghiMeleti@libero.it

Sono un terzo circa i Comuni interessati che ricevono i fanghi civili o industriali nel Lodigiano. Ancora una volta sono gli  impianti CRE  (articolo correlato) nel mirino del Comitato di Meleti. L’azienda ha di recente realizzato un nuovo impianto a Meleti, dove vengono trattate 30mila tonnellate all’anno di recupero di “rifiuti speciali non pericolosi”, anche se la richiesta avanzata alla Provincia di Lodi da Lombardia Ambiente, legata alla società Cre, è di arrivare alle 120mila tonnellate. Una questione che preoccupa non poco Ivano Zilli, portavoce del comitato: «La politica locale è stata inesistente, non siamo stati ascoltati. I politici locali si sono mossi in ritardo», è quanto denuncia Zilli. «I fanghi arrivano un po’ da ovunque, non sappiamo di preciso da dove, si vedono camion provenienti da tutti Italia.

Le campionature sui fanghi, poi distribuiti gratuitamente come fertilizzanti da spargere nei campi alle aziende agricole, vengono effettuati sostanzialmente in un regime di autocertificazione. Come spesso accade il controllore e il controllato sono la stessa entità. Il comitato chiede quindi che «sia il Comune, il Comitato o un semplice cittadino, possano avere la possibilità di effettuare campionature casuali, dei prelievi in qualsiasi momento, e mandarle ad analizzare in laboratori pubblici».

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