By Published On: 15 Marzo 2017Categories: Attualità

Nasce Fattore Famiglia Lombardo, maggior sostegno a donne in gravidanza, diversamente abili, anziani e non autosufficienti

Casanova sindaco Lodi

Il Consiglio regionale ha licenziato la Legge che istituisce il Fattore Famiglia Lombardo. “Si tratta di un provvedimento importante – spiega il consigliere Pietro Foroni – perché istituisce un indicatore della situazione reddituale che potrà risultare utile anche per garantire condizioni migliorative, con diverse applicazioni future come per esempio quelle relative agli ambiti sanitari, sociali e socio assistenziali, per il sostegno all’accesso all’abitazione principale o per i servizi scolastici. Il principio che sottende questa legge è quello di aiutare le famiglie lombarde in modo più equo rispetto al passato. In questo senso, è certamente corretto sostenere che chi ha un numero di figli maggiore vada aiutato in maniera adeguata. Ciò assume un valore ancor più significativo se considerato nell’ottica di contrastare la pesante crisi demografica che anche la Lombardia sta vivendo. Il gruppo della Lega ha voluto alcune modifiche del testo iniziale affinché vi sia una ragionevole aspettativa che questi aiuti possano andare alle famiglie lombarde. Il progetto, infatti, inserisce importanti criteri, quali l’anzianità di residenza o la presenza di un mutuo sulla prima casa e ancora la presenza di disabili e persone anziane”.

Casanova sindaco Lodi

“Mentre lo Stato taglia ancora il Fondo nazionale per le non autosufficienze, Regione Lombardia vara una legge che guarda proprio alle persone più deboli. Sono soprattutto i diversamente abili, gli anziani, i non autosufficienti e le madri in gravidanza i destinatari del nuovo “fattore famiglia lombardo”. La loro presenza diventa un fattore determinante per l’accesso delle famiglie alle agevolazioni e ai contributi decisi da Regione Lombardia nell’ambito delle politiche sociali. Riconoscere i bisogni di queste persone e il ruolo di chi vive con loro è un criterio prioritario della nostra concezione di welfare, che corregge i criteri dell’Isee nazionale, che aveva uno sguardo privilegiato alla sola situazione reddituale delle famiglie. Per noi, non soltanto il numero dei componenti di un nucleo e i soldi a loro disposizione, ma anche la qualità della loro vita, sono fattori da non trascurare per garantire un’assistenza che garantisca risorse laddove ce n’è più bisogno. La sperimentazione del “fattore famiglia” toccherà all’inizio alcuni ambiti di intervento come l’accesso alla casa, l’inserimento al lavoro, la scuola e il trasporto pubblico, poi si estenderà anche in altri settori. Ancora una volta la concezione di welfare della Lombardia è destinata a fare scuola a livello nazionale”. Così Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia, sull’approvazione del PDL “Norme integrative per la valutazione della posizione economica equivalente delle famiglie – Istituzione del fattore famiglia lombardo”.

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