By Published On: 10 Maggio 2017Categories: Attualità

Lodigiano. Sempre meno imprese, segni ancora in negativo

Nel I trimestre 2017 il numero d’imprese attive in provincia di Lodi si attesta a 14.629, cioè con 111 posizioni in meno rispetto al trimestre scorso (-0,75%) e 242 in meno dallo stesso periodo dello scorso anno (-1,63%). L’osservazione della serie storica dei valori annuali evidenzia un peggioramento della fase sfavorevole rispetto al trimestre scorso.

Dal punto di vista settoriale le perdite maggiori sono spalmate prevalentemente tra i seguenti settori: Costruzioni (-172, pari a -5,44%), Attività manifatturiere (-27, -1,69%), Agricoltura (-17, -1,26%) e Commercio (-15, -0,42%); si riscontrano invece variazioni positive per gli Altri settori (+18, pari a +1,55%). Dal punto di vista delle forme giuridiche le imprese attive mostrano cadute in corrispondenza delle Imprese Individuali (-211, pari a -2,39%) e delle Società di persone (-102, -3,50%), risultano invece in crescita le Società di capitale (+72, pari a +2,59%).

Il confronto con gli altri territori della Regione fa rilevare variazioni tendenziali negative in molte province, con il valore più elevato a Pavia (-2,01%) e a Lodi (-1,63%). Variazioni positive si riscontrano a Milano (+1,02%) e a Monza Brianza (+0,32%).

L’indicatore lombardo si sintetizza con un +0,04% a livello tendenziale e -0,22% congiunturale, mentre il dato nazionale è pari a -0,02% nel confronto annuo e -0,41% nel confronto trimestrale.

I dati di flusso legati alla nati-mortalità generano tassi di crescita prossimi allo zero, con segno sfavorevole, in tutte le province lombarde. Il valore di Lodi, pari a -0,76%, risultato di un saldo negativo 128 unità, è il più elevato (in senso negativo) della Lombardia. L’indicatore della regione è pari a -0,29% mentre il dato nazionale è di -0,26%.

Il 36% delle imprese locali, rappresentato da 5.287 aziende attive, è iscritto all’Albo Artigiani. Rispetto al I trimestre 2016 l’erosione è stata di 216 unità (-3,95%), mentre dal trimestre precedente si contano 61 posizioni in meno (-1,15%).

Sul dato tendenziale ha inciso in misura preponderante la riduzione di 172 unità (-6,66%) nelle Costruzioni, che rappresentano il 46% dell’artigianato locale; a seguire il calo delle Attività manifatturiere (-30 unità, pari a -3,03%), che pesano per il 18% sulla totalità delle Artigiane.

Nelle altre province lombarde la variazione tendenziale negativa delle imprese attive riguarda tutti i territori ad esclusione di Milano (+0,36%). In Lombardia la variazione è del -0,81% e in Italia del -1,26%.

Riguardo al tasso di crescita nel Lodigiano si rileva un -1,18% (1,72% la natalità e 2,90% la mortalità), risultato di un saldo negativo di 63 posizioni. Il tasso di crescita lombardo è -0,58% e quello nazionale è di -0,82%.

 


L’industria manifatturiera

Il 2017 si apre in modo positivo per l’industria manifatturiera lodigiana. La variazione tendenziale della produzione passa da un +1,45% di fine anno a un +9,53% del trimestre in esame. Questo è il dato rilevato attraverso l’indagine campionaria condotta trimestralmente sul settore della trasformazione. La produzione cresce in tutte le classi dimensionali, soprattutto nelle “medie” imprese e in quasi tutti i settori monitorati, in particolare nella Meccanica e nella Gomma plastica. Ancora una volta il dato di Lodi rappresenta la variazione più elevata riscontrata in Lombardia. La performance rilevata a livello locale per il periodo gennaio-marzo è avvalorata anche dal 44% degli intervistati che ha dichiarato di aver riscontrato incrementi della produzione superiori al 5% (anche per questo indicatore la percentuale è aumentata rispetto al trimestre scorso). Il dato lombardo della produzione riporta segno favorevole, ma di tenore più contenuto rispetto al nostro locale, con una variazione è più intensa di quella misurata nel trimestre scorso. Il fatturato interno è in crescita del 7% e recupera il calo rilevato lo scorso trimestre, mentre quello estero risulta in aumento del 14% (a fine anno era il 7% in più). I valori di Lodi sono in linea con quelli della Regione dove le variazioni risultano meno marcate. Si rileva inoltre una crescita degli ordinativi: gli interni recuperano il dato negativo del trimestre precedente e arrivano a +4%, mentre quelli esteri raggiungono l’11%, migliorando il risultato di fine 2016. Anche per questi indicatori si osservano variazioni positive nei dati lombardi, che risultano più marcate di quelle registrate a fine 2016. L’occupazione sale del 2% rispetto allo scorso anno, mentre il dato lombardo, seppur positivo, rimane prossimo allo zero e le aspettative per il prossimo trimestre sono positive per tutti gli indicatori.

 


L’artigianato manifatturiero

Anche nel primo trimestre d’anno l’artigianato manifatturiero mostra segnali altalenanti, con una produzione stabile accompagnata da segno negativo, ordinativi in crescita e fatturato in calo sul fronte estero. La produzione tendenziale rimane stabile ma riprende il segno negativo -0,37% che aveva caratterizzato il dato del 3° trimestre 2016 (a fine anno si era rilevato un +0,18%). Lo stesso indicatore in Regione assume valore positivo, in aumento rispetto allo scorso trimestre. A Lodi il fatturato interno aumenta dello 0,97%, variazione migliore di quella di dicembre (era -1,98%), mentre quello estero cala drasticamente del 18% (+4,68% il dato di tre mesi fa). In Regione invece le variazioni sono positive su entrambi i fronti e risultano particolarmente favorevoli per il mercato estero. Gli ordinativi interni crescono a livello tendenziale del 2,78% (erano a -2,47% nel 4° trim. 2016), mentre quelli esteri sono stabili, con un valore di +0,65% che esprime un miglioramento rispetto al periodo precedente. In Lombardia le variazioni sugli ordinativi risultano positive e con valori allineati sia per il dato estero che per quello riferito al mercato interno. Per l’occupazione si rileva un +0,98% (dopo il -2,34% di tre mesi fa) mentre le aspettative sono positive per tutti gli indicatori monitorati.


Il commercio 

I dati del I trimestre 2017 confermano il persistere del clima critico che sta attraversando il settore del commercio locale. Il volume degli affari rimane in zona sfavorevole con una variazione tendenziale pari a -0,64%, in attenuazione rispetto al -1,18% del IV trimestre 2016. Il valore riferito alla Regione riporta segno negativo pur rimanendo prossimo allo zero, in lieve miglioramento rispetto allo trimestre scorso. Sia per Lodi che per la Lombardia, nonostante le variazioni sfavorevoli, si intravvede un trend che va via via migliorando, facendo preludere il termine della fase negativa. Sugli ordinativi prevale ancora una volta il giudizio “in diminuzione”: il saldo riscontrato nel I trimestre 2017, pari a -14%, attenua lievemente il pessimismo dello scorso trimestre. I valori di Lodi risultano più marcati rispetto a quelli riscontrati in Regione. L’occupazione è stabile (+0,43% e le prospettive sono positive volume degli affari e ordinativi, ma negative per l’occupazione.


I servizi

Il 2017 si apre in modo sfavorevole anche per il settore dei Servizi. Il volume d’affari, pur rimanendo prossimo allo zero, riporta una perdita più consistente rispetto a quella rilevata a fine 2016: la variazione tendenziale è ora a -0,48% (era -0,29%), mentre lo stesso indicatore a livello regionale recupera il 2,60%, migliorando il dato dello scorso trimestre. Nel nostro territorio l’occupazione è vista in aumento dell’1%, mentre le prospettive segnalate dagli operatori sono all’insegna del pessimismo per quanto riguarda l’andamento del volume degli affari e nulle per l’occupazione.

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