Lodi. Simone Uggetti: il racconto della sua “odissea” tra arresto e assoluzione

Sabato 1° novembre, Piazza della Vittoria a Lodi ha ospitato la presentazione del libro “Storia di un sindaco – Da San Vittore all’assoluzione” (Luca Sossella Editore), scritto da Simone Uggetti, già sindaco della città, insieme alla giornalista Arianna Ravelli, vicedirettrice della Gazzetta dello Sport. Trecento posti a sedere esauriti e molti spettatori in piedi, amministratori ed ex amministratori, e anche figure di spicco come presidente del Copasir Lorenzo Guerini o l’imprenditore Alessandro Zucchetti.
Arrestato nell’ambito di un’inchiesta per turbata libertà degli incanti relativa a un bando per la gestione di due piscine comunali, rimase inizialmente in carcere a San Vittore, poi agli arresti domiciliari, fino al proscioglimento nel 2023 “per particolare tenuità del fatto”.
Uggetti ha condiviso le difficoltà personali e professionali vissute nei lunghi anni di silenzio mediatico e giudiziario, evidenziando l’impatto della vicenda sulla sua vita e invitando a riflettere sulla cosiddetta «triade magistratura, stampa e politica», «un grumo che a volte ha effetti nefasti e profondi, che incidono sulla vita delle persone e della comunità, oltre che sull’andamento democratico di un contesto civile».
Ospite d’eccezione è stato il giornalista Michele Serra, che ha offerto una riflessione sul ruolo e sul potere della stampa, sottolineando le distorsioni già viste nel modo in cui i media possono dipingere come colpevoli persone ancora in attesa di giudizio. Le parole di Serra tratte da un’«Amaca» del 5 maggio 2016 – due giorni dopo l’arresto di Uggetti – sono state lette dall’attore Dario Leone, aprendo simbolicamente l’incontro.
Nel ringraziare il pubblico, Uggetti ha dichiarato: «Era una restituzione che chiedevo rispetto a un’ingiustizia: dalla città mi sono sempre sentito protetto, ma credo che sia venuto il momento di raccontare la mia versione dei fatti». L’evento ha così offerto un’occasione di riflessione collettiva su giustizia, politica, stampa e vita pubblica, trasformando la vicenda personale di Uggetti in un momento di partecipazione.


