By Published On: 27 Ottobre 2012Categories: Attualità

Lettere al Direttore – Pass disabili a Lodi, alcune precisazioni. Oggi il Comune potrebbe cambiare le regole

Sabato 27 ottobre la stampa locale ha riportato dichiarazioni di un membro del Consiglio Comunale sui pass disabili, in particolare richiamando la direttiva europea, recepita in Italia dopo 14 anni.

Ciò che è stato dichiarato però richiede alcune correzioni.

Il decreto del Presidente della Repubblica n.151 del 30 luglio 2012 sana una situazione incongruente che si era verificata negli anni, quando in Italia non si recepiva la raccomandazione 98/376/CR del Consiglio Europeo che introduceva appunto il contrassegno unificato europeo. Cosa che aveva portato alcuni disabili, recatisi all’estero col nostro pass arancio, a ricevere multe salate (non in Germania, non in Austria, ma per esempio sì in Svezia) per non essersi adeguati alla normativa là vigente, benché in Italia questo adeguamento non potessero neppure richiederlo (e neppure conoscerlo). Nell’anno in corso, recandomi all’estero io, possessore di regolare pass, ho personalmente rischiato la multa per non esserne dotato, pur notando una larga comprensione nei paesi che conoscevano la nostra situazione ( e ci compativano anche un po’ per essere il solito fanalino di coda).

E’ vero che i comuni hanno tre anni per adeguare i pass , ritirando i vecchi ed emettendo i nuovi (azzurri con le stelle della bandiera europea, e recanti dietro anche la foto): è proprio la foto che è stata la questione del contendere, perché finora, per la legge sulla privacy in vigore in Italia, proprio da noi in Italia ci si opponeva e non lo si voleva adottare. E’ vero però anche per chi ha necessità di recarsi ora all’estero, ora il decreto n. 151 da’ la facoltà di non attendere tre anni, ma di richiedere da subito il nuovo pass.

Va rettificato anche quello che è affermato nell’articolo, che il pass attuale (arancione) riporta solo il numero della concessione, e non le generalità: perché invece anche ora  riporta (sul retro) nome e cognome e indirizzo del titolare. Quindi ciò implica che un controllo pur in assenza di foto è più che possibile anche tuttora,e lo è sempre stato, bastando incrociare i dati del pass con un documento di identità, che  necessariamente in quanto tale è corredato di foto.

Altro problema sarà se il pass nuovo viene rilasciato ma la cartellonistica rimane quella vecchia: in teoria, in attesa di sostituire tutti i pass, la cartellonistica a rigore dovrebbe essere duplice….: nuova e vecchia, come le strisce dipinte a terra, che diventano azzurre e non più gialle come ora (all’estero è così già da tempo).

Resta che personalmente, mi sono recato qualche settimana fa in comune, avendo la necessità di avere il pass europeo da usare  per dicembre: ma un cortesissimo funzionario mi ha chiesto di ritornare ai primi di dicembre, perché ad oggi in Comune non sanno ancora come tradurre in pratica il decreto, non avendo ancora direttive di applicazione precise, e forse neppure ancora la materia prima: pass e cartelli.

Tutto ciò, per maggiore comprensione della materia e più corretta  informazione.

Aggiungo che non se se riusciremo ad essere  la prima città d’Italia ad adottare la nuova normativa: ma per ora un record lo abbiamo comunque, anche se in negativo…: siamo la prima città d’Italia a multare i disabili che sostino sulle strisce blu… Blu Europa? non direi (ognuno ha il suo modo per distinguersi…all’estero non lo fanno…e personalmente non mi è mai accaduto…)

Lo stesso decreto n. 151 all’art. 5 ora in vigore recita: “Il comune può inoltre stabilire, anche nell’ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno superiore al limite minimo previsto dall’art. 11, comma  5, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, e prevedere altresi’ la gratuita’ della sosta  per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora  risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati”.

Finora Sindaco e Comandante della Polizia Locale  – anche con repliche su questo giornale – avevano attribuito al Codice della Strada e a sentenze pregresse l’obbligo di far pagare, discolpandosi per quanto avviene a Lodi.

Oggi, se lo volessero, la legge darebbe loro la facoltà di cambiare. Stiamo a vedere quali saranno le nuove motivazioni, se mai le porranno ai cittadini disabili, per non cambiare e continuare nella vecchia intenzione, che finalmente si rivelerà nella propria essenza.

Grazie dell’attenzione e distinti saluti

Angelo Bocchioli

Lodi

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