By Published On: 12 Settembre 2012Categories: Attualità

Lettere al Direttore – DISCARICA, SI VORRA’ METTERE FINE AD ANNI DI INCOMPRENSIBILE SILENZIO?

Cavenago d’Adda  12.09.2012

se è ben noto che ‘il sonno della ragione genera mostri’, forse non tutti sanno che anche il sonno del proprio Comune è parimenti letale, generando …discariche!

Discariche che crescono a dismisura, come un bubbone maligno, senza controllo e senza che nessuno, nelle stanze dei bottoni, si occupi di definirne il ciclo di vita, che pare infinito.

Si parla di sonno, sarebbe il minore dei mali, ma non sappiamo definire il lungo silenzio ‘ufficiale’ che da anni alberga nei corridoi del Comune di Cavenago, che ha visto alternarsi diverse amministrazioni, tutte convitati di pietra al tavolo delle decisioni e dell’informazione.

In realtà, all’inizio della storia della famigerata discarica, il sindaco Pallavera sollevò un bel polverone sull’opportunità di avere siffatta meraviglia a due passi dal paese e dalla lanca. Pose in primo piano la relazione (negativa) del prof. Cerro, chiese garanzie assolute in fatto di sicurezza ambientale, manifestò pubblicamente le sue preoccupazioni, informò doverosamente la popolazione mediante l’Amico, minacciando di emettere ordinanze per bloccare i lavori e di rivolgersi al prefetto perché già allora, aveva rilevato che i lavori ed i conferimenti non seguivano le regole fissate, per non parlare dei problemi di franamento lungo le sponde della buca e per il percolato trovato nell’infratelo (tra telo e argilla). Nel 1998 si esaurisce il primo lotto (composto dai lotti 1 – 2 – 3) ed il quantitativo dei rifiuti umidi e secchi (la separazione non esisteva) conferiti superava i 650.000 MC, a questo si deve sommare il peso della terra di copertura giornaliera dei rifiuti.

Dopo di ciò vi fu il silenzio. Fino al 2002, data delle dimissioni del Pallavera, niente è più stato detto, se non qualche sporadico cenno sul quotidiano locale (l’Amico). Non siamo andati meglio con l’amministrazione successiva , anzi!

Nel 2003 ecco arrivare il nuovo sindaco, la signora De Stefani Maddalena, coadiuvata dal vice Grossi Gianna, che sbaragliando la pur ferma opposizione, regalò al nostro territorio, ulteriori 320.000 tonnellate di rifiuti.

In fondo, disse la signora Grossi, bisognava avere senso civico! Perché mandare ad altri i rifiuti che avvremmo potuto stipare noi, appena spingendo un altro po’, sulla discarica? E che importa se era già più grande del progetto iniziale, cosa mai poteva accadere di male?

Da allora fino a i nostri giorni, i cittadini di Cavenago, il comitato e persino i gabbiani che stazionano sui rifiuti ‘inerti’ (?!) continuano a chiedersi da che parte stanno  le amministrazioni che hanno eletto per gestire la cosa pubblica. Ci sarebbe di conforto sapere di condividere gli stessi dubbi e gli stessi timori, saremmo felici di poter sentire parole rassicuranti, e vedere dati e rilevazioni scientificamente attendibili e non di parte. Vorremmo (e non abbiamo mai avuto) una chiara presa di posizione, pro o contro, argomentata e convincente, e non figure a metà fra un Richelieu e Don Abbondio.

A meno che…. a meno che la comparsata del nostro sindaco Sergio Curti, alla grande kermesse di qualche settimana fa, dove fra squilli di trombe, dimostrazioni farlocche, furbe esclusioni (nessun invito al sindaco di San Martino, ne al Comitato) sia quella presa di posizione che aspettavamo. Lo schieramento ufficiale con i ‘signori della discarica’ (compartecipata della Provincia) che si sono rimangiati quanto proclamato con pari strepito mesi fa, e hanno praticamente dato il placet ad ulteriori conferimenti su un’area che definire critica è dir poco.

E’ arrivato il momento di mettere in chiaro le cose. Probabilmente gli altri sindaci del Lodigiano non avranno nulla di contrario a dichiarare pubblicamente la loro posizione, senza ambiguità. Stiamo aspettando. Siamo certi che a ruota seguiranno i capogruppo di maggioranza e minoranza della Provincia e l’assessore competente Elena Maiocchi, il vice presidente della provincia Claudio Pedrazzini, che essendo tutti rappresentanti istituzionali dei cittadini del Lodigiano, vorranno di certo informarli ufficialmente e pubblicamente delle loro posizioni pro o contro l’ampliamento e il mantenimento de facto della discarica.

I mezzi per comunicare non mancano di certo, il comitato e i cittadini del Lodigiano più sensibili alle questioni vere del territorio rimangono in attesa. Si vorrà mettere fine ad anni di incomprensibile silenzio?

Il Comitato “ No Ampliamento Discarica “

Lodinotizie in
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