By Published On: 22 Dicembre 2012Categories: Attualità

Lettere al Direttore – C’è veramente bisogno di un deposito di stoccaggio di gas?

Gentile Direttore, è proprio vero che quando all’orizzonte ci sono campagne elettorali, “coerentemente” gli schieramenti politici di destra, sinistra, centro, i partiti singoli, i candidati, entrano in azione a sostegno dei cittadini, i loro comitati! In questi giorni il tema è la “Centrale di stoccaggio gas a Cornegliano Laudense”, avevo portato all’attenzione del territorio l’argomento a metà giugno del 2010, ben un anno e mezzo fa. Nessun riscontro alla mia lettera pubblicata sui mass media nazionali e locali nella seconda metà del giugno 2010. Un eloquente articolo, in particolare fu pubblicato su La Tribuna di Lodi. Inviai la mia nota oltre che alla stampa, anche a numerosi politici, auspicando facessero sentire il loro pensiero. Ma niente, era estate, si pensava ad altro. I primi atti su questo “deposito di gas” risalgono al 2002 e sono proseguiti di amministrazione in amministrazione che si sono avvicendate in questi ultimi 10 anni. Ora arrivano i veti e dissensi …. La Coerenza… Pazienza. Il Ministero dello Sviluppo Economico nel 2010 non aveva ancora autorizzato l’insediamento. Le prese di posizioni di oggi, spero ottengano lo stop all’insediamento, anche se sono dell’avviso che probabilmente lo imporrà il prossimo governo nazionale …. Sicuramente sarà un tema, oggetto di attenzione, dei candidati presidenti, consiglieri e schieramenti politici per il governo della regione Lombardia, a difesa dell’ambiente e del territorio lodigiano. Nella mia nota del giugno 2010, riportavo alcuni degli elementi di notevole preoccupazione che avevo sulla contrarietà all’insediamento. Oggi li ribadisco e aggiungo un nuovo elemento: alla luce del terremoto che ha colpito l’Emilia, anche il nostro territorio, ora è considerato a forte rischio sismico. Vorrei anche far rilevare che la sicurezza e la salute dei cittadini e del territorio sono più importanti delle compensazioni economiche, perché per questo insediamento ne sono previste. La Centrale idroelettrica di Tavazzano ha fatto scuola, anche se ultimamente il piatto piange. Tali compensazioni “economiche” non ripagano i danni al territorio e chi vi vive.
Ecco di seguito il testo da me inviato nel giugno 2010 alla stampa e pubblicato:
Centrali turbogas, rigassificatori e depositi sotterranei di gas: l’Italia ha da tempo deciso di puntare per la produzione di energia elettrica sul gas, di cui il nostro paese ha già abbondante bisogno per il riscaldamento, i trasporti e i petrolchimici. Per questo, dobbiamo abituarci a convivere con forme nuove e vecchie di impianti che stanno sorgendo sempre di più sui nostri territori. La Lombardia, già oggi è dotata di un numero rilevante di centrali a ciclo combinato, ben 19 fra termiche, raffinerie e impianti chimici, centrali che non cessano di suscitare polemiche e proteste che gli amministratori della cosa pubblica giudicano spesso esagerate, quando non infondate. Il gas per far alimentare questi impianti comunque da qualche parte va messo. Sarà per questo, che in provincia di Lodi, Cornegliano Laudense sembra destinata ad accogliere un deposito di gas? Notizia da me letta, sulla stampa locale, circa un mese fa, che non ha suscitato nessun intervento nel merito.
Solo gli addetti ai lavori, conoscono l’entità della centrale di stoccaggio che vi sorgerà. Ciò che la stampa ha riportato, è l’adozione della delibera del Consiglio provinciale di Lodi e del Consiglio Comunale di Cornegliano, inerente la sottoscrizione della “Convenzione relativa a misure di compensazione e riequilibrio ambientale ex art. 1, comma 5, legge 23 agosto 2004, n. 239 tra Provincia di Lodi, Comune di Cornegliano Laudese e Ital Gas Storage S.r.l”. L’oggetto della convenzione, prevede che a seguito della richiesta di Provincia e Comune, al fine del soddisfacimento da parte di IGS del precetto di cui all’art. 1, comma 5, della Legge Marzano e subordinatamente al verificarsi delle condizioni sospensive previste dall’articolo 3.1, IGS si impegna a rendere disponibile e corrispondere agli Enti Locali un contributo complessivo ed invariabile pari a euro 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomila/00) non rivalutabile nel tempo di cui:
1. complessivi euro 3.500.000,00 (tremilionicinquecentomila/00) alla Provincia di Lodi ed al Comune di Cornegliano da ripartirsi come segue:
– euro 1.850.000,00 (unmilioneottocentocinquantamila/00) alla Provincia per fini propri e delle collettività locali interferite;
– euro 1.650.000,00 (unmilioneseicentocinquantamila/00) al Comune di Cornegliano per fini propri e per fini d’ambito territoriale comunale;
2. euro 1.000.000,00 (unmilione/00) alla Provincia di Lodi per riqualificazione funzionale ed estetica, e relativa manutenzione, delle rotatorie attualmente insistenti sul proprio territorio, tra le quali tutte quelle ubicate entro i confini territoriali del Comune di Cornegliano, compresa la relativa manutenzione, per un periodo non inferiore a cinque anni e comunque fino all’importo massimo di euro 1.000.000,00 (unmilione/00), anche successivamente alla loro eventuale cessione al Comune di Cornegliano stesso.
Molti sono gli interrogativi che la nascita di questo deposito suscita.
Il Lodigiano, territorio a vocazione agricola (area verde e del turismo è stata definita per Expo 2015), già conta due centrali a turbogas, e altri impianti chimici ad alto rischio ambientale, ce n’è veramente bisogno di avere anche un deposito di stoccaggio del gas? Quale sarà il suo impatto ambientale?
I miei dubbi:
• il sottosuolo corneglianese è idoneo alla realizzazione di questo “serbatoio” di gas ?
• gli elementi inquinanti (composti azotati, CO2, metano, emissione di calore/rumore) di un impianto di questo tipo quali effetti possono produrre nel tempo sulla salute della popolazione, sulle colture agricole e sul microclima della nostro territorio?
• come verrà garantita la sicurezza per la popolazione in caso di eventi naturali (esondazione di fiumi) o possibili azioni terroristiche, considerato che una centrale di questo tipo può senza dubbio essere considerata come un obiettivo sensibile?
Questi sono alcuni degli elementi di notevole preoccupazione che ho, che pongo all’attenzione degli Organismi Istituzionali al fine di ottenere chiarezza e risposte concrete, e all’attenzione dei cittadini residenti nella nostra provincia per sensibilizzarli poiché questo è un problema di tutti, non solo dei cittadini di Cornegliano, ma di tutti gli abitanti della provincia di Lodi.
Il fatto che il nostro territorio è la capitale dei tumori italiana, ci deve indurre a delle serie e ponderate riflessioni.
Cordiali saluti.
Domenico Ossino
Cittadino del Lodigiano

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