By Published On: 24 Maggio 2017Categories: Attualità

La storia infinita della discarica di Cavenago

Lunedì mattina, il Presidente della Provincia di Lodi, Mauro Soldati, insieme al responsabile e ai funzionari del Dipartimento ambientale provinciale e al Sindaco di Cavenago d’Adda, Sergio Curti, ha sostenuto un confronto, sulle questioni emerse durante l’incontro del 26 aprile scorso, con il liquidatore di E.A.L. S.r.l., Antonio Viola, quello di Ecoadda S.r.l., Avv. Roberto Maggio e il suo prossimo sostituto Avv. FrancescoValenti , l’azienda che gestisce la discarica di Cavenago d’Adda, controllata per il 76% da Waste Italia S.p.A. in concordato preventivo con riserva, assente all’incontro del mese scorso e rappresentata per l’occasione da Giuseppe Chirico. Le quote restanti di EcoAdda sono per il 20% ad appannaggio di E.A.L. S.r.l. e per il 4% ad L.G.E. S.r.l..

La situazione al 26 aprile era la seguente:

in relazione alla richiesta di concordato presentata da Waste Italia S.p.A., Ecoadda S.r.l. aveva rilevato che non vi erano impatti diretti su di essa riservandosi di comunicare eventuali criticità; 

sullo stato dei luoghi, la Provincia conserva agli atti la relazione formale di visita ispettiva ordinaria effettuata  da Arpa in quattro giornate, tra il 27 settembre e il 18 novembre del 2016, oltre ad altri verbali di sopralluoghi effettuati sempre da ARPA inerenti i lavori di chiusura dei settori spondali e sommitali.

EcoAdda, nel segnalare nessun elemento di rilievo specifico, aveva comunicato che, dei settori oggetto dell’ultimo ampliamento autorizzato dalla Provincia nel 2014, il settore 18 è esaurito e pronto ad essere chiuso definitivamente (procedura di “capping”) come da verbale redatto il 7 marzo scorso da Arpa, mentre il settore 19 conserva un conferimento di circa 4.000 m³ prima del raggiungimento della volumetria consentita dall’autorizzazione, cui conseguirà la sua cessazione. Inoltre la società aveva assicurato che il presidio della discarica è continuo, con la regolare procedura delle attività di analisi, monitoraggio, smaltimento percolato, ecc..

Inoltre, la Provincia era venuta, attraverso un comunicato dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), a conoscenza dell’avvio della procedura fallimentare dell’agenzia assicurativa di nazionalità rumena, LIG Insurance S.A., con la quale la società EcoAdda aveva stipulato in occasione dell’”ampliamento” le fideiussioni a garanzia dell’attività esercitata. Compito  dell’EcoAdda S.r.l sarebbe stato quello di attivarsi per la ricerca delle garanzie finanziarie richieste dalla normativa a copertura dell’attività esercitata come gestione operativa e post operativa.

Oggi, in sostanza le situazioni descritte sono rimaste le medesime, vista l’impossibilità di esercitare da parte di EcoAdda un merito creditizio che possa consentire di sottoscrivere nuove garanzie fideiussorie; mentre, peraltro, prosegue la gestione ordinaria del sito (manutenzione, percolato, biogas, analisi preventive), informata da una relazione mensile di esercizio inviata sia alla Provincia sia ai soggetti presenti al tavolo. Nel frattempo EcoAdda, sfruttando le conoscenze tecniche di Waste Italia procederà all’avvio di una prima copertura attraverso la sagomatura e il livellamento del sito per poi provvedere all’installazione a partire dal mese di settembre di un telo provvisorio, di una tipologia testata su altri siti e destinata a contenere la percolazione. Tutto in attesa di avere le risorse per la collocazione definitiva del cosiddetto “capping”. 

Al contempo, il Dipartimento Ambientale della Provincia di Lodi, per atti dovuti, procederà alla sospensione dell’autorizzazione per quanto riguarda i conferimenti dei rifiuti in discarica. Nello stesso atto ordinerà le prosecuzioni delle attività di presidio ambientale nonché di chiusura definitiva. E si terrà in stretto contatto con l’Arpa, ente preposto al controllo della sicurezza del sito.

Al termine dell’incontro, le parti hanno fissato una nuovo confronto prima della fine del prossimo mese di Luglio.

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