By Published On: 9 Aprile 2013Categories: Attualità

Inquinamento delle acque, Polizia Provinciale e Guardie Volontarie potenziano i controlli

roggia inquinata pesci morti

A seguito delle segnalazioni di vari episodi di inquinamento giunti al Comando di Polizia Provinciale di Lodi e che hanno portato nella giornata di sabato scorso alla scoperta dell’autore dello sversamento di liquami nella roggia Bossa-Cazzaniga, sono stati intensificati i controlli su tutto il territorio lodigiano.

Nelle giornate di domenica e lunedì scorsi gli agenti della Polizia Provinciale, coadiuvati dalle Guardie del  Servizio Volontario di Vigilanza, hanno controllato tutto il territorio lungo la roggia Morara, già interessata da fenomeni di inquinamento nei giorni scorsi

Nel comune di Camairago (LO), località cascina Del Santo, risalendo il corso d’acqua gli agenti notavano che da un colatore, presente in sponda sinistra, percolava dell’acqua maleodorante di colore marrone mista a schiume chiare, avente il caratteristico odore di reflui di origine zootecnica.

Risalendo il fosso colatore, veniva individuata una azienda agricola responsabile dello sversamento nella roggia di reflui di natura zootecnica.

Da un sopralluogo effettuato gli agenti accertavano la presenza di uno scarico abusivo che faceva confluire nella roggia le acque reflue derivanti dalla sala mungitura, contenenti quindi i residui del latte, le deiezioni degli animali e il prodotto del lavaggio della sala stessa che avviene tramite l’utilizzo di prodotti specifici per la disinfestazione.

Nell’immediatezza gli operatori decidevano di far porre una paratoia e della terra nel fosso colatore, al fine di evitare il recapito delle acque reflue contenenti effluenti zootecnici nella roggia Morara.

È stato richiesto, inoltre, l’intervento del gestore della roggia al fine di immettere nuova acqua per dare ossigeno ai pesci in difficoltà respiratoria.

Su autorizzazione del magistrato di turno, il Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Giampaolo Melchionna, venivano posti sotto sequestro preventivo tutti gli  scarichi in quanto non autorizzati, al fine di evitare che il reato potesse avere ulteriori conseguenze, mentre il titolare dell’azienda veniva denunciato per avere abbandonato sul suolo e nel corso d’acqua superficiale rifiuti speciali, non pericolosi, costituiti da reflui e liquami di origine zootecnica bovina, nonché per aver aperto uno scarico di acque reflue non autorizzato.

Si segnala ancora l’importante supporto delle Guardie del Servizio Volontario di Vigilanza della Provincia di Lodi, che hanno coadiuvati gli agenti della Polizia Provinciale in tutte le fasi di accertamento.

Nei giorni scorsi la Polizia Provinciale è stata poi chiamata per presenza di schiume sul colatore Muzza, dove sono state individuate n. 2 fonti di inquinamento: una riguardava il “troppo pieno” del depuratore di Mairago in cui confluiscono le acque reflue della località Caviaga,  che invece di scaricare solo in condizioni atmosferiche eccezionali, scaricava di continuo in quanto l’impianto di tubazione sotterraneo era ostruito. Al riguardo è stata comminata una sanzione amministrativa all’ente gestore.

Un altro scarico derivava da una cascina di Caviaga che scaricava illecitamente tutti i reflui derivanti dalla sala mungitura nella roggia Cotta Baggia, attraverso l’impianto delle acque meteoriche. Inoltre veniva accertata la presenza di un altro scarico di reflui zootecnici non autorizzato derivante dalle platea della stalla all’aperto che finiva nella roggia Cotta Baggia e successivamente nel Colatore Muzza. In questo caso il titolare è stato denunciato per abbandono di rifiuti, inquinamento delle acque superficiali e apertura di scarichi non autorizzati con conseguente sequestro degli stessi.

Da allora non sono più pervenute segnalazioni di inquinamento del colatore Muzza.

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