By Published On: 26 Aprile 2014Categories: Attualità

Iniziative Lodi Liberale: lunedì 28 aprile “La città responsabile”

Stefano Moroni

Lunedì 28 aprile alle ore 21:00, presso la Sala Granata della Biblioteca, presenteremo il libro “La città responsabile” insieme a Stefano Moroni, autore del libro e Professore di Etica e Diritto del Territorio presso il Politecnico di Milano, Angelo Monti, Presidente della Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, e Laura Boriani, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Lodi.

Giuliomaria Montini, Presidente di Lodi Liberale: “Il libro di Stefano Moroni si interroga su alcune caratteristiche, problematiche e opportunità della città contemporanea, chiedendosi come superare le forme correnti di pianificazione e regolazione urbanistica ed edilizia in direzione di un approccio diverso al governo della città. Affinché la creatività si sviluppi c’è bisogno di un sistema di regole di base impersonale, semplice e stabile, così da poter favorire forme di sperimentazione da parte della realtà socio-economica. Infatti, la sovrabbondanza di regole edilizie ed urbanistiche che pretendono di dettare legge, anche in termini di forma e configurazione degli immobili, produce una omologazione della progettazione che si occupa prioritariamente di essere conforme a tutti i dettati normativi. Niente rende le città tanto “invivibili” e “sterili” quanto la quantità e il continuo cambiamento delle regole urbanistiche, uniti all’indiscriminata discrezionalità amministrativa.

Sarebbe auspicabile che le istituzioni pubbliche locali fossero esclusivamente i garanti di una regolazione semplice e stabile, eliminando il più possibile il loro interventismo e l’eccesso burocratico; solo così sarebbero viste dai cittadini come maggiormente affidabili e, in un’ottica di forte responsabilità pubblica e privata, i cittadini a loro volta si sentirebbero più liberi di progettare e creare, e nello stesso tempo più attivamente responsabili nel gestire tutto ciò che li circonda con maggiore onestà.

Questo mix riconsegnerebbe una città che garantisca giustizia e sussidiarietà”.

Lorenzo Maggi, Segretario di Lodi Liberale: “Il libro di Stefano Moroni, ma in generale tutta la sua opera di studioso, permette di discutere dal punto di vista liberale gli argomenti di carattere urbanistico, quasi sempre affrontati con un’impostazione culturale molto lontana dai valori liberali classici.

Nel libro vengono trattate tematiche concrete importanti come il consumo di suolo, le infrastrutture per la mobilità, il trasporto pubblico e quello privato, la libera trasferibilità dei diritti edificatori, le comunità contrattuali, le associazioni residenziali, le città private e molte altre.

Moroni arriva a contestare l’idea stessa di pianificazione urbanistica novecentesca, proponendo invece di elaborare un vero e proprio codice urbanistico. In particolare, secondo l’autore, le regole urbanistiche dovrebbero essere aspecifiche, rigide, immediatamente operative, uniformi, limitate e non di carattere pianificatorio.

Una parte stimolante del volume che presenteremo riguarda la spiegazione della distinzione tra il bene (che è soggettivo e che non dovrebbe quindi riguardare la normativa urbanistica) e il giusto (che è in qualche modo definibile in maniera negativa – ovvero il dovere di vietare le azioni che comportino esternalità negative sugli individui – e che può quindi essere oggetto della legislazione urbanistica).

Ciò dimostra che i principi liberali classici che dovrebbero ispirare la legislazione in generale, al fine di garantire le libertà individuali (ossia norme astratte, generali, stabili, prevedibili e di carattere negativo), possono e debbono essere applicati anche a un campo fondamentale per l’esistenza degli uomini che è l’urbanistica.

In generale in tutto il libro c’è una controintuitiva, ma corretta e continua invocazione alla semplicità delle norme e degli strumenti in ambito urbanistico per poter affrontare al meglio la crescente complessità urbana.

Insomma si tratta di un volume e di un autore unico nel suo genere che ci permetterà di riflettere di urbanistica in un’ottica liberale”.

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